Dopo il tanto atteso miracolo, arriva Januaria. Domani, sabato 21 settembre alle 19.30, l’associazione culturale  NarteA propone la visita teatralizzata (foto) al Museo del Tesoro di San Gennaro (in apertura straordinaria). Il pubblico potrà immergersi nell’immenso patrimonio di preziosi devoluti al santo patrono di Napoli. Accompagneranno gli ospiti, oltre alla guida Matteo Borriello, gli attori Antimo Casertano e Daniela Ioia, interpreti di aneddoti e misteri connessi al culto del santo più venerato al mondo, testi e regia di Febo Quercia.
Il miracolo delle liquefazione ricorre tre volte l’anno: il 19 settembre, quando si ricorda il martirio del Santo, avvenuto presumibilmente nel 305 d.C.; ancora il 16 dicembre, “festa del patrocinio di San Gennaro”, in memoria della disastrosa eruzione del Vesuvio nel 1631, bloccata grazie alle invocazioni al santo da parte dei fedeli; e il sabato precedente la prima domenica di maggio. Il miracolo della liquefazione non è sempre avvenuto puntuale, secondo quanto riportato in un diario dei Canonici del Duomo, ma la figura di San Gennaro, santo laico e prodigioso, è venerata da circa 25 milioni di devoti in tutto il mondo.
La visita teatralizzata di NarteA attraversa un arco temporale di settecento anni e vuole recuperare la memoria di testimonianze storiche e fantasiose leggende connesse all’accumulo di quei gioielli mai rubati e resi celeberrimi dal film di Dino Risi “Operazione San Gennaro”.
Figura centrale dell’evento, una parente del santo, Eusebia Januario (interpretata da Daniela Ioia), discendente di colei che ne conservò il sangue nelle ampolle ‑ Januario evoca infatti, per assonanza, il nome del santo, che risale al latino Ianuarius, derivato da Ianus (Giano), il dio bifronte, cui è consacrata la Gens Januaria. La donna lascerà poi la parola a Giuseppe Navarra (Antimo Casertano), detto il re di Poggioreale, famoso per aver recuperato alla città di Napoli il tesoro stipato in Vaticano allo scoppiare della seconda guerra mondiale.
Del tesoro fa parte la celebre mitra gemmata dell’orafo Matteo Treglia, composta da 3694 pietre preziose e realizzata nel 1713 su commissione della Deputazione di San Gennaro; la leggendaria collana da fare invidia alla corona inglese, in oro e argento, fatta da Michele Dato nel 1679 e arricchitasi fino al 1879 di varie pietre con le donazioni di regnanti di tutta Europa.
Al termine dell’evento è prevista una degustazione di vino campano. Costo del biglietto, 15 euro.
Info e prenotazioni ai numeri
339 702 0849 o 333 3152415.


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