L’attivit  della Fondazione Campania dei Festival, presieduta da Rachele Furfaro, prosegue con grande fervore e creativit , mettendo in campo nuove idee e nuove risorse di cui la citt  di Napoli è ricchissima, ma che troppo spesso non vengono valorizzate. La Fondazione, ad appena due anni dalla nascita, con il Campania Teatro Festival, che ormai è diventato una rassegna di respiro internazionale, è una realt  consolidata che porta avanti progetti molto significativi come E 45 Napoli Fringe Festival, per giovani compagnie e Punta Corsara per recuperare i ragazzi drop out attraverso il teatro.
Il progetto “Le citt  del Mediterraneo”, organizzato appunto dalla Fondazione Campania dei Festival, nasce da un accordo tra il ministero dello sviluppo economico, la regione Campania e la regione Sicilia. Il progetto, che ha durata triennale, ha visto la partecipazione dell’istituto universitario orientale di Napoli, della facolt  di architettura e della cattedra di economia aziendale dell’universit  degli Studi di Napoli Federico II. I giorni 5 e 6 marzo rappresentano la fase preparatoria di un’attivit  triennale che si concluder  nel settembre del 2011 a Napoli, con un ricco ventaglio di eventi tutti da seguire, che vedranno le citt  coinvolte rappresentarsi nelle loro peculiari e più simboliche attivit  culturali. Dal teatro alla danza, passando per la musica e l’arte, fino ad approdare alle attivit  commerciali e turistiche in senso stretto. Nello specifico i rappresentanti di alcune citt  che si affacciano nel bacino del Mediterraneo – Alessandria d’Egitto, Algeri, Amman, Atene, Beirut, Damasco, Istanbul, Marrakech, Marsiglia, Siviglia, Tunisi – si sono riuniti per discutere le modalit  di “interscambio culturale mediterraneo”. Al tavolo di lavoro di questi due giorni prenderanno parte anche le Universit  che hanno contribuito, con le loro ricerche, all’analisi e allo studio fattibilit  dell’iniziativa.
L’istituto universitario orientale ha elaborato una mappatura delle attivit  di produzione e promozione artistico culturali e commerciali delle maggiori citt  del Mediterraneo. La ricerca è stata coordinata da Rosario Sommella, docente di geografia politica ed economica, della facolt  di scienze politiche, insieme con la ricercatrice Libera D’Alessandro e le laureande Camilla Balsamo e Donatella Vincenti e Francesca Corrao, docente di lingua e letteratura araba. “Sono molto felice di contribuire ad un progetto di grande valenza sul piano culturale afferma Sommella che conferisce a Napoli un ruolo attivo di crocevia delle relazioni mediterranee e che contribuisce a dare senso alla posizione della nostra citt  tra Europa e Mediterraneo. La ricerca si è concretizzata con la realizzazione di schede approfondite delle citt , evidenziandone le caratteristiche di identit  urbana e di mediterraneit , intesa come appartenenza, immagine e strategie di sviluppo”. In questi due giorni si cercheranno confronti aggiunge Renato Quaglia direttore artistico del progetto per incontrare il Mediterraneo attraverso frammenti di storia e di cultura. Musei, teatri, conservatori, piccole e medie imprese, saranno coinvolti nel rappresentare, in sintonia e con il dialogo, i loro aspetti di somiglianza e di differenza, un po’ come un tempo avveniva negli antichi porti”.
Alla presentazione dei lavori presente Nicola Oddati, assessore alla cultura del Comune di Napoli e presidente del Forum delle Culture 2013, che con grande slancio ha insistito sull’enorme ruolo politico delle citt  nelle relazioni internazionali, oltre che sugli eventi del Forum che vedranno Napoli, ancora un volta, protagonista di promozione culturale e artistica.
Un portale telematico far  da guida al progetto e agli eventi che seguiranno per i quali non possiamo non nascondere tutta la nostra grande curiosit .

In foto, uno scorcio di Algeri e (in basso) Mohammed Djehiche, direttore del museo di arte moderna della citt 

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