Le disobbedienti/ Rita Covello rilancia la sua guida turistica “Napoli al femminile”. Una città imprevedibile, coraggiosa e volubile

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In questa rubrica dedicata a #ledisobbedienti, le donne che hanno sfidato le regole sociali della loro epoca aprendo nuove strade, mi occupo spesso di viaggiatrici, in particolare  nell’epoca del Grand Tour in cui hanno riempito le valigie e le pagine di epistole, diari, romanzi e guide per raccontare il mondo con uno stile e una cifra personale diversa da quella maschile perché frutto di un modo di cogliere la realtà ispirato ad interessi e curiosità differenti da quelle dei colleghi uomini, gran bella cosa la diversità. Oggi le donne possono scegliere, più di prima, con chi e come viaggiare organizzando soggiorni di lavoro, vacanze e brevi sortite.
«[…] Napoli è femmina, seducente, passionale, coraggiosa, tenace, volubile, complice. Ci sono giorni in cui si mostrerà in tutta la sua bellezza, affascinante, provocante, sensuale. La guardi e ti riconcili con la vita. Altri in cui la vedrai sciatta, trasandata, malinconica, indifferente, scontrosa e irritante. Ci sono momenti in cui vorresti baciarla e altri prenderla a schiaffi. A volte risulterà imprevedibile».
Così Rita Covello introduce Napoli a chi voglia visitarla nella sua guida turistica “Napoli al femminile” pubblicata da Morellini e giunta alla sua seconda edizione. Da napoletana concordo con ogni parola, suggestione e aggettivo.
Napoli non è una città, è un mondo e raccontarla – in tanti ci hanno provato e ancora si cimentano – è cosa difficile, è strada disseminata di insidie, soprattutto se il racconto ha l’obiettivo di indirizzare chi, non avendone una conoscenza intima, le si accosti e l’autrice, che ben lo sa, si attrezza: per avere un avvicinamento emotivo che sia di ausilio nel cogliere il mood fornisce uno strumento tanto strategico quanto romantico, una playlist scaricabile utilizzando un qr code, la colonna sonora per l’esperienza partenopea cui ci si accinge. Bella idea.
Le indicazioni sui luoghi di accoglienza – hotel, appartamenti e B&B corredati anch’essi da un prezioso qr code per facilitare i contatti – anticipano di qualche pagina le festività e le ricorrenze che si svolgono nell’arco dell’anno e possono incuriosire e attrarre nella scelta del periodo del soggiorno e la selezione, poiché data l’abbondanza solo una selezione risulta possibile, di monumenti, musei, tour e cose da vedere.
Preziosi i consigli sulla sicurezza, da osservare in ogni grande città, e i suggerimenti sulle tecniche di mimetizzazione per non essere immediatamente riconosciute come forestiere, compito facilitato da un’indispensabile mini dizionario per destreggiarsi con l’uso di parole ed espressioni.
Chi voglia venire nei lidi di Partenope necessita anche di rudimenti in materia di leggende e credenze che Covello non fa mancare prima di soffermarsi sulle napoletane: «A Napoli le donne sono da sempre protagoniste in maniera diretta o indiretta, e spesso la gioia, i dolori e le passioni della città hanno trovato espressione in personaggi femminili, dalla forza impulsiva, dalla irruenza generosa, dallo slancio materno. Donne famose o sconosciute che, nobili o popolane, vere o leggendarie che hanno legato indissolubilmente le loro vite a luoghi di questa città […] Donne forti e indipendenti dal carattere volitivo, femministe ante litteram».
Il cibo è uno dei modi attraverso cui si conoscono i luoghi e le culture diverse dalla propria e a Napoli questo è insieme tradizione, cultura, devozione, religiosità, amore, passione, affetto, appartenenza, comunicazione, piacere dei sensi e amicizia: «Quando una napoletana ti invita a mangiare a casa sua, non ti sta semplicemente offrendo un pasto ma ti sta accogliendo, ti sta dedicando una parte della sua giornata, ti sta trasferendo una parte di sé, ti sta aprendo non solo la porta di casa ma un po’ del suo cuore».  
Non c’è che l’imbarazzo della scelta: lo street food non è certo una novità in una città dove da millenni si consumano pasti e spuntini cucinati per strada e Covello ne sceglie e segnala alcuni come fa con le pizzerie che chiunque venga nella patria della pizza cercherà, affinché l’esperienza gastronomica sia completa sono indicate anche trattorie e ristoranti di tendenza, una sezione specifica è per agli amanti del pesce, un’altra per chi preferisce la verdura e la cucina vegetariana.
Capitoli a parte sono dedicati alla pasticceria e al caffè, la prima è per le napoletane/i non semplice fine pasto ma intervallo dolce che assume forme e sapori molteplici per i diversi momenti della giornata, dalla brioche con la pallina sopra da assaggiare al mattino con la prima colazione alle diverse preparazioni dolci chiamate “paste” da mangiare in seconda mattinata, nel pomeriggio e dopo cena.
La brioche è banco di prova serio, fondamentale risulta l’avvertimento a chi si rechi per la prima visita in città a non confonderla con il cornetto, non di sinonimi si tratta infatti ma di tipi di impasto e preparazioni diverse, se si vuole – in qualche bar e pasticceria ancora si propone- si può avere il cornetto nella sua formulazione classica con pasta brioche infarcita di crema e amarena, per i più modaioli ci sono quelli in pasta sfoglia con ripieni di ultima generazione: cioccolato, nutella, crema al pistacchio e  – per chi ama i gusti più leggeri – miele con l’impasto ai cereali.
Ci sono poi le torte e i dolci legati alle ricorrenze come il Natale, la Pasqua etc, la pasticceria regionale, si sa, è un mondo ricco e variegato in cui la noia è bandita e i golosi non sono tacciati di vizio bensì considerati virtuosi cultori della materia.
Nella guida troviamo utili indirizzi di pasticcerie e bar dove gustare non solo i dolci ma anche il caffè, un rito e un culto popolare. La scoperta di una città passa anche per la movida e lo shopping e l’autrice non fa mancare le dritte che riserva anche per i luoghi d’arte e per i percorsi a misura di bambino/a.
Non si sentano orfani gli amanti del pallone che anche per loro c’è attenzione così come per chi, in fuga dallo stress, sia alla ricerca di una pausa in una spa o alle terme che la Natura in Campania non ha certo lesinato le fonti a cui recarsi per il ristoro. La guida si conclude con una interessante bibliografia e sitografia per chi voglia approfondire. Venite a Napoli, vi aspettiamo.
©Riproduzione riservata


IL LIBRO
Rita Covello
Napoli al femminile. Guida turistica
Morellini editore
Pagine 221
euro 16,90
L’AUTRICE
Rita Covello architetta di formazione lavora da oltre 20 anni nel turismo con svariate esperienze. Ha fondato la società T4T Tailors for Tourism con la quale svolge attività di property management, personal concierge e travel designer. Socia fondatrice di Artès, società specializzata nel turismo esperienziale professionale e immersivo Si dedica con grande passione ad un turismo incoming di qualità, originale e di valore umano. Specializzata su tutta la campania con particolare attenzione alla penisola sorrentina, i campi flegrei e Napoli. Ama il mare e adora navigare che considera il modo migliore per scoprire il mondo in sintonia con la natura.

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