Il giallo è il colore universale di Napoli. Il giallo Napoli: così lo chiamano gli artisti di tutti il mondo, è il colore del suo tufo che tinge di storia millenaria una città camaleontica nei suoi contrasti. Ed è questo il colore attribuito adesso alla città e alla sua regione, dal comitato che tesse la regia dell’emergenza virale.
Sotto il segno di questo giallo solare, lunedì 18 gennaio riaprono i musei della Campania, come già annunciato sulle pagine del nostro portale. Svelando tutta la loro bellezza e i tesori che custodiscono.
Così anche il Museo archeologico di Napoli si prepara per offrire una totale immersione nella bellezza rispettando le regole sanitarie disposte dal governo.
I visitatori potranno entrare dal lunedì al venerdì nei soliti orari (dalle 9 alle 19.30); sabato e domenica, resta chiuso. Tra le mostre, da non perdere, “Lucy. Sogno di un’evoluzione” di Tanino Liberatore, Michelangelo del fumetto.
L’allestimento, realizzato in collaborazione con Comicon nell’ambito del progetti Obvia, è presentato nella Sezione Preistoria e Protostoria: qui Tanino Liberatore svela i suoi lavori (disegni a matita e schizzi), ispirati ai ritrovamenti in Etiopia (1974) di un esemplare femminile di una giovane Australopithecus afarensis, capace già di camminare in posizione quasi eretta e chiamata Lucy dalla canzone Lucy in the Sky with Diamond dei Beatles.
Nel Giardino delle fontane, i grandi stendardi dell’exhibit “Heroes of change”, promossa in rete con Amnesty International Italia per valorizzare le creazioni degli studenti della scuola “Nicolini- Di Giacomo” sui temi della Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Da rivivere, il viaggio alla scoperta della grande mostra “Gli Etruschi e il Mann” che, con i suoi seicento reperti, in parte inediti, racconta il meltin’ pot culturale innestato dalla antica popolazione italica nella nostra regione.
Nel mese di febbraio, sarà possibile aderire alla campagna promozionale degli abbonamenti OpenMann (10 euro per adulto, 15 per coppia di over 25 anni, 5 per studenti univesitari e giovani tra 18 e 25 anni non compiuti); i titolari di card in corso di validità riceveranno una dilazione dei termini di scadenza, corrispondente al periodo di chisura dell’istituto.
Infine, un bel regalo per i primi venti visitatori dell’Archeologico: la pubblicazione “E quindi uscimmo a riveder le stelle”, che racchiude il progetto di ricerca dedicato da Enzo Petito e Luigi Spina ai soffitti affrescati dell’Archeologico.

Qui sopra, il dipinto di Jacovacci. In alto, la mostra degli Etruschi


In omaggio, invece, Capodimonte offre un biglietto a chi visita il Museo e Real Bosco: “In due al museo, ma paga uno solo”. E’ questo il benvenuto che riserva ai suoi visitatori per tutta la prima settimana di riapertura dei Musei, da lunedì 18 a venerdì 22 gennaio 2021.
Lunedì 18 gennaio, inoltre, sarà inaugurata una nuova mostra L’Ottocento e la pittura di storia: Francesco Jacovacci a cura di Maria Tamajo Contarini per il ciclo L’Opera si racconta.
All’attenzione del pubblico il dipinto di Francesco Jacovacci Michelangelo sul letto di morte di Vittoria Colonna (1880), restaurato grazie al sostegno dell’associazione Amici di Capodimonte.
Saranno presenti il direttore Sylvain Bellenger, la curatrice Maria Tamajo Contarini, la restauratrice Karin Tortora e Errico di Lorenzo, presidente dell’associazione Amici di Capodimonte che ha sostenuto la realizzazione della mostra, Carmine Romano responsabile del progetto di
digitalizzazione del museo per l’ideazione del video sulla mostra con la regia di Rossella Grasso.
Il museo si riempirà di musica e performance grazie all’associazione MusiCapodimonte con la Compagnia Arcoscenico (Rodolfo Fornario e Antonella Quaranta) che racconterà i segreti della Reggia e il pianoforte di Rosario Ruggiero. Tutti i giorni, dalle 11 alle 12, nel salone degli Arazzi.

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