Il Museo Cappella Sansevero si rifà il look. Con un logo dinamico e un design elegante, conciliando tradizione e innovazione, desidera incarnare lo spirito della figura di Raimondo di Sangro e di un’istituzione museale calata nella contemporaneità.
Il progetto è firmato da Giovanna Grauso, giovane docente di progettazione grafica che ha riletto con vigore tutto contemporaneo i valori costitutivi della Cappella Sansevero nel cuore antico di Napoli, senza intaccarne la matrice.
L’obiettivo era quello di mostrare un’immagine classica al passo, però, con il tempo: «Dopo una selezione tra diverse proposte di professionisti partenopei – spiega il direttore Fabrizio Masucci – ci siamo affidati a Giovanna Grauso per la creazione e lo sviluppo di un’identità grafica che coniugasse ricercatezza e dinamismo, restituendo una moderna riconoscibilità al museo».
Si è scelto così un carattere veneziano, con le grazie, e uno stemma dei principi di Sansevero stilizzato, a partire dalla sua versione plastica, in vista sul portale d’ingresso del complesso museale e su quello del palazzo gentilizio sito in piazza San Domenico Maggiore.
Sul logotipo  la parola “Sansevero” in tre righe: mancano aste di alcune lettere, quasi fossero state coperte, “velate”. Con uguale larghezza e altezza, è idealmente inscrivibile in un quadrato che, ruotato di 90°, dà vita a diverse declinazioni. Con una palette cromatica che riprende le tinte della volta. Mentre lo stemma punta su un gioco di disvelamenti.
Un cambiamento che  concerne  tutte le aree della comunicazione del museo: il sito web, gli allestimenti, la segnaletica interna ed esterna, i materiali cartacei in distribuzione (depliant, ticket, etc.) e i prodotti in vendita presso il bookshop.

Qui sopra, le insegne della biglietteria. In alto, un altro assaggio del nuovo look. Foto di Marco Ghidelli
Qui sopra, le insegne della biglietteria. In alto, un altro assaggio del nuovo look. Foto di Marco Ghidelli

Il primo segnale di metamorfosi arriva dalle insegne della biglietteria. Il moderno allestimento, che in linea con l’arredo urbano dell’area antistante il complesso monumentale è realizzato in acciaio corten, presenta il logo istituzionale retroilluminato. Il progetto è stato curato dall’architetto Marita Francescon, che già nel 2017 aveva completato i lavori di modernizzazione del bookshop del Museo, anch’esso rifornito di una linea inedita di prodotti.
Tra le innovazioni, anche quella del sito web: in italiano e inglese, realizzato dall’agenzia pubblicitaria Pubbli&Rolando, esperta in sviluppo di siti internet secondo i criteri più all’avanguardia richiesti da internet.
Basta cliccare per immergersi immediatamente nella prima dimensione del cambiamento
 www.museosansevero.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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