Le porcellane di Capodimonte avranno una nuova scena. Cassa depositi e prestiti che ha impegnato nella Regione Campania risorse per circa 5 miliardi di euro in favore di oltre 12.000 imprese e 300 enti locali ha presentato la partnership con il Museo e Real Bosco di Capodimonte per l’allestimento della nuova area espositiva.
Comincia da Napoli la serie d’incontri che proseguiranno tra Ancona, Bari, Bologna, Brescia, Cagliari, Firenze, Genova, Palermo, Torino, Venezia e Verona.
L’obiettivo sarà quello di presentare gli strumenti e i progetti del gruppo Cdp in favore di imprese e pubblica amministrazione per affrontare le sfide legate allo sviluppo sostenibile, all’implementazione del Pnrr, alla rigenerazione urbana, alla digitalizzazione e migliorare la coesione sociale.
Gli appuntamenti saranno anche l’occasione per promuovere il sostegno alle attività culturali, alla formazione e all’inclusione sociale.
Il Museo e real bosco di Capodimonte conta un’area espositiva di oltre 15.000 metri quadri e un patrimonio di circa 47.000 opere di grandi nomi della pittura italiana e internazionale. La Reggia nasce nel 1738 come riserva di caccia di Carlo di Borbone ed è immersa nel Real Bosco, che con un’estensione di 134 ettari è uno dei parchi urbani più grandi d’Italia.
Nel corso dell’appuntamento di oggi, che si è tenuto all’interno del Museo, sono intervenuti tra gli altri Sylvain Bellenger (foto), direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte, Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli e Dario Scannapieco, amministratore delegato Cdp.
Il progetto di allestimento delle dieci sale del Cabinet è stato realizzato in collaborazione con Federico Forquet e il supporto scientifico di Angela Caròla Perrotti e legato all’idea di Annibale Sacco, direttore di Casa reale Savoia, che ha riunito a Capodimonte, a partire dal 1872, un gran numero di porcellane acquisite dalla Corte borbonica: quelle di Vienna – portate a Napoli dalla moglie di re Ferdinando IV, Maria Carolina d’Austria – di Berlino, di Sèvres, di Dagoty.

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