La Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee prende atto della sentenza della Suprema corte di Cassazione, sezione lavoro, con la quale viene integralmente rigettato il ricorso di ultima istanza di Eduardo Cicelyn Comneno.
Il Presidente della Fondazione, Pierpaolo Forte, osserva «che l’esito del giudizio dimostra definitivamente la piena legittimit  del comportamento della Fondazione, allorch avviò il percorso per giungere ad una innovativa procedura concorsuale internazionale, che ha costituito il primo esempio di un approccio intrapreso ormai da tutte le istituzioni culturali del Paese».
Cicelyn, che era stato nominato nel 2005 direttore generale senza alcuna valutazione comparativa, in via diretta e fiduciaria, e a tempo indeterminato, aveva proposto ricorso in Cassazione per cercare di sovvertire la sentenza della Corte di Appello di Napoli che aveva gi  rigettato le sue richieste, ovvero la condanna della Fondazione, assistita e difesa dall’avvocato Guido Grassi del Foro di Napoli, al pagamento di una somma, a vario titolo, di oltre 500.000 euro, tra cui anche il ristoro di ferie non godute, che, evidentemente, riteneva di non aver riconosciuto a se medesimo, in quanto direttore generale.
Conclude Forte «Gi  in occasione della sentenza di appello avevo sperato che la questione potesse chiudersi l, ma invano. Ora può essere definitivamente archiviata e potremo utilizzare le risorse pubbliche, che avevamo dovuto bloccare in bilancio per la controversia, destinandole a investimenti culturali nel nostro territorio».

In foto, l’opera di Clemente al Madre, casa del contemporaneo a Napoli, in via Settembrini 79, nel centro antico

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