Street Parade. Domani 25 giugno, da piazza Cavour, alle 18, la parata ripercorrer  simbolicamente il percorso del Pride Nazionale del 2010.
“Parteciperemo ancora una volta con le nostre facce, la nostra visibilit  e il nostro orgoglio. Perch la nostra libert  non può essere incarcerata” , dice Fabrizio Sorbara, presidente arcigay Napoli.
E conclude "Abbiamo accolto l’invito dei centri sociali che hanno sempre condiviso con noi manifestazioni contro l’omofobia, contro gli atti di violenza. Ci uniremo a loro e saremo presenti all’interno del corteo come Arci Gay Antinoo, Arci Lesbica Le Maree, Associazione Transessuale Napoli, Famiglie Arcobaleno, tutti i circoli ricreativi omosessuali, comitati cittadini. Ancora saranno presenti i carri dei movimenti sociali, insomma una Parata di colorati slogan contro chi non vorrebbe la nostra visibilit .”
E io nostalgicamento penso a tutte le lotte che sono state fatte negli anni e che ancora esistono parole come “tolleranza, accettazione”. Ma chi costringe chi a tollerarci, a accettarci?
Siamo i figli di una Napoli che storicamente ci ha sempre rispettati. Ecco il temine giusto “RISPETTO”, per la nostra identit , per la totale uguaglianza, per la nostra visibilit , insomma per la nostra “VITA” (chiaramente il rispetto deve sempre essere reciproco).
Ricordo sempre le parole di mia madre in una intervista televisiva “Non bisogna accettare i figli ma volergli bene”.
Mi rendo conto che abbiamo molta strada da percorrere e noi vecchi omosessuali abbiamo il dovere di sostenere con la nostra presenza (e perch no) con la nostra saggia saggezza i giovani di oggi, che combattono contro la negazione al lavoro, contro la negazione alla scuola. Poi arrivano i benpensanti sterili, ipocriti, omofobi a rompere le scatole con i loro inutili paroloni e con i loro scheletri negli armadi, armadi impolverati e ammuffiti come le loro menti.

A loro mi rivolgo “Cari cervelli di cartapesta, abbiamo, purtroppo per voi, oggi teste proiettate nel futuro, come il nostro sindaco De Magistris. E se un giorno verranno sulla terra gli alieni vedrete che anche nelle loro comunit  ci saranno donne, uomini, trans, omosessuali, e allora combatterete anche loro?”
I giovani omosessuali sono il nostro futuro, un futuro che tutti auspichiamo roseo dove i Gay Pride diventeranno semplicemente armoniose feste di colori e di musica, dove non ci dovranno essere slogan di protesta per i diritti civili, sotto un cielo uguale per tutti, senza peccati n peccatori.
“Conserva l’amore nel tuo cuore. Una vita senza amore è come un giardino senza sole dove fioriscono morti. La coscienza di amare ed essere amati regalano tale colore e ricchezza alla vita che nient’altro può portare” scriveva Oscar Wilde.
E io, per amore dell’amore libero, incondizionato, sarò a Piazza Cavour sabato alle 18 per urlare ancora una volta “Eccoci siamo cittadini napoletani, un poco colorati. Ma sempre cittadini siamo”.

In alto, Pride a Napoli, foto di Sam Camei

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