La darsena Acton come museo napoletano della nautica e punto di riferimento per le collezioni navali della Campania: è questa l’idea lanciata dall’Universit  Partenope in occasione del convegno Il mare in mostra, ospitato nella sua sede di Villa Doria d’Angri, lo scorso 23 giugno. Un incontro al vertice dei responsabili dei musei del mare campani, un patrimonio negato a cittadini e visitatori, scarsamente valorizzato e sconosciuto ai più.
Terra di tradizioni navali antichissime, Napoli dimentica spesso la sua natura di citt  di mare: il porto è zona avulsa dal contesto urbano, la passeggiata di Via Caracciolo sembra una superstrada, il settore è praticamente escluso dal calendario di eventi messo in campo e sostenuto dalle istituzioni, eppure per la sua posizione geografica la citt  potrebbe essere la capitale naturale del Mediterraneo.
Questo ruolo è affidato dall’immaginario collettivo a Genova che con il salone nautico, l’acquario e il museo del mare ha creato un circuito di strutture e appuntamenti che muovono flussi di visitatori, creano indotto e alimentano un circolo virtuoso forte. E proprio Pierangelo Campodonico, direttore del museo del mare del capoluogo ligure, è intervenuto nel corso del convegno per raccontarne gli ottimi risultati ma anche i grandi investimenti necessari.
Un esempio di good practice per la Campania che si accompagna a un segnale positivo dalle istituzioni: l’appuntamento è stato l’occasione per presentare un volume che censisce e racconta musei e biblioteche del mare e acquari, realizzato grazie alla Regione Campania e al Settore musei e biblioteche della soprintendenza ai beni librari. Loredana Conti, dirigente della sezione ha dichiarato: “il nostro obiettivo è creare una rete dei musei del mare che sia capace di offrire al visitatore un’informazione esaustiva”.
E non è un caso se la sede scelta per il convegno sia stata Villa Doria d’Angri: non tutti sanno infatti che qui è conservata la collezione di strumenti e modelli didattici dell’universit  Partenope, nata nel 1920 proprio come istituto universitario navale. Un autentico tesoro nascosto composto da circa centosessanta elementi tra modelli di navi, parti di navi mercantili e militari, strumenti nautici, attrezzature marinaresche, dall’800 alla prima met  del 900. Il recupero degli elementi e l’allestimento del museo sono stati curati da Roberto Balestrieri, professore di Arte navale dell’universit  Partenope, oggi responsabile della struttura è Antonio Scamardella, professore di manovrabilit  e sicurezza della nave. La buona notizia? La collezione è visitabile, gratuitamente, su appuntamento. Tel. 0815476632 e 0815475418

Nelle immagini alcuni elementi della collezione del museo navale dell’universit  Partenope, ospitato nelle sale di Villa Doria d’Angri.

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