“Onde” al museo storico archeologico di Nola. La mostra è dedicata alla più recente produzione di Marisa Ciardiello, nel programma di eventi selezionati e dedicati alle manifestazioni dell’arte contemporanea ed è curata dal direttore, Giacomo Franzese. Da sabato 13 maggio (inaugurazione alle 11) fino al 5 giugno.
Allieva dell’Accademia di Belle arti di Napoli tra gli anni 50 e 60, Marisa Ciardiello si diploma in scultura all’Accademia di Belle Arti con Emilio Greco che le dedica un bel ritratto in bronzo.
Nel 1960 vince il Premio Olivetti per la scultura dimostrando agile originalità nel confrontarsi con le tecniche di modellazione più varie,
(pietra, terracotta, gesso, bronzo, cera): dà vita, infatti, a figure palpitanti, coinvolgenti, ispirandosi al mondo classico.
Anche il disegno ha un ruolo importante nel suo linguaggio visivo. Naturale e impulsivo, capace di sprigionare un forte sentimento di libertà creativa.
Al primo piano del Museo storico archeologico (che si trova in Via Senatore Cocozza, 2), la mostra dialoga
con le opere di età imperiale ed i reperti archeologici esposti. Il Museo, luogo evocativo della storia del territorio dell’Ager Nolanus, esalta la potenza espressiva del contenuto mitologico di questi lavori contemporanei che riflettono l’inquietudine del mondo odierno.
Guerre fratricide, stragi di migranti inghiottiti dalle onde di un mare non più amico flagellano le popolazioni sulle sponde del Mediterraneo, oggi come ieri. Ciardiello scava nelle pieghe dell’animo umano e ci invita a comprendere e abitare il nostro tempo.
La sua sensibilità artistica svela il valore metafisico, eterno ed esemplare della rappresentazione del dolore senza però rinunciare al fascino per la vita. Così la scultura si fa specchio dell’inesprimibile.

Nola/ Historical Archaeological Museum, here are Marisa Ciardiello’s “Waves.” Sculptures that reveal the meaning of pain

“Waves” at the historical archaeological museum in Nola. The exhibition is dedicated to Marisa Ciardiello’s most recent production in the program of selected events dedicated to contemporary art and is curated by the director, Giacomo Franzese.
A student of the Academy of Fine Arts in Naples between the 1950s and 1960s, Marisa Ciardiello graduated in sculpture at the Academy of Fine Arts with Emilio Greco, who dedicated a beautiful bronze portrait to her.
In 1960 she won the Olivetti Prize for sculpture, demonstrating agile originality in confronting the most varied modeling techniques,
(stone, terracotta, plaster, bronze, wax): she gives life, in fact, to palpitating, engaging figures, inspired by the classical world.
Drawing also plays an important role in his visual language. Natural and impulsive, capable of releasing a strong feeling of creative freedom.
On the second floor of the Historical Archaeological Museum (located at Via Senatore Cocozza, 2), the exhibition dialogues
with the imperial-era works and archaeological artifacts on display.
The Museum, a place evocative of the history of the Ager Nolanus territory, enhances the expressive power of the mythological content of these contemporary works that reflect the restlessness of today’s world.
Fratricidal wars, massacres of migrants swallowed by the waves of a sea no longer friendly scourge the populations on the shores of the Mediterranean, today as yesterday. Ciardiello delves into the folds of the human soul and invites us to understand and inhabit our time.
His artistic sensibility reveals the metaphysical, eternal and exemplary value of the representation of pain without, however, renouncing the fascination for life. Thus sculpture becomes a mirror of the inexpressible.


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