La premessa, per la stagione 2020/2021 del Nuovo Teatro Sanità, era quella di non fare assolutamente spettacoli, a causa del Covid-19, ma la collaborazione con il Museo Madre e il Teatro Bellini ha aperto le porte a nuove prospettive, con l’adozione di parte del cartellone previsto fino a dicembre 2020 da entrambe le istituzioni.
Si è svolta all’insegna della voglia di collaborare e sostenersi reciprocamente, ieri, nel cortile del Museo Madre On the road 2020 – Tutte le strade portano a teatro la conferenza di presentazione della nuova stagione del NtS.
Come ha ricordato il direttore artistico stesso Mario Gelardi, che per l’occasione aveva appuntato alla camicia un fiore giallo – colore di riferimento del Museo Madre -, attualmente il NtS potrebbe ospitare solo 27 persone, questo assieme ai proibitivi costi di una continua sanificazione rende la riapertura economicamente insostenibile.
A rischio anche i laboratori teatrali, quasi sicuramente quello dei bambini non partirà, sebbene l’investimento sui giovani resti centrale nel progetto NtS. Quando è arrivata la proposta di collaborazione da parte di Laura Valente, presidente della Fondazione Donnaregina per le Arti contemporanee, e del Teatro Bellini, si è aperto uno spiraglio concreto, davvero tutte le strade quest’anno portano al teatro.

In foto l’accoglienza del Museo Madre durante la conferenza di presentazione della nuova stagione del NtS. In alto a sinistra Laura Valente e a destra Mario Gelardi durante un momento della conferenza

Il momento complesso determinato dalla pandemia di Coronavirus ha portato a delle necessarie riflessioni sul teatro e sulla possibilità di andare in scena seguendo regole inedite. Gabriele Russo, direttore artistico del Teatro Bellini, si è interrogato sui temi caldi del settore lavorativo più martoriato del momento.
L’idea di dare una sponda agli spazi più piccoli è venuta di conseguenza, dato che questi sono quelli maggiormente messi in crisi dalla riduzione della capienza dei posti come forma di prevenzione sanitaria. Il Piccolo Bellini con i suoi 130 posti agibili, scendendo a cinquanta si presta ad accogliere il pubblico di teatri con il Nuovo teatro Sanità che non avrebbe potuto aprire. Dal’altra parte l’affinità elettiva tra le due realtà è testimoniata dal comune investimento sulla formazione dei giovani e dal passaggio degli allievi da una scuola all’altra.

Giulio Baffi durante un momento del rinfresco

Al Madre e con il sostegno della Fodanzione Donnaregina, attraverso un progetto che si rinnova da due anni, andrà in scena Biografie di artisti sconosciuti dal 18 al 20 settembre 2020, spettacolo realizzato da Mario Gelardi e dagli allievi del laboratorio di drammaturgia ‘Drama Lab’.
Il Drama Lab è un progetto finanziato dal Mibact, un progetto di formazione che vede l’investimento di ventunomila euro per le attività del NtS. Riparte il Sanità, con uno spettacolo site specific itinerante che, di volta in volta, accoglierà nelle sale del museo un massimo di 20 persone e sarà sempre diverso a ogni replica.
La presidente Laura Valente ha tenuto a specificare quanto la collaborazione con il NtS rappresenti la prosecuzione del progetto del Madre di apertura a tutti i linguaggi del contemporaneo. Una nuova tipologia di pubblico e per il Madre e per il NtS che porta il segno di un linguaggio nuovo per entrambi, un progetto che rappresenta anche una buona pratica per le istituzioni pubbliche che, in questo modo, non ospitano semplicemente i progetti, ma ne sono parte coproducendo una nuova visione.

In foto da sinistra Antonio, Dely e Alessio frequentatori storici del Nuovo teatro Sanità presenti anche nella campagna pubblicitaria della nuova stagione

La stagione del Nuovo Teatro Sanità continua con il recupero dello spettacolo ‘A freva – La peste al Rione Sanità un testo Mario Gelardi e Fabio Pisano, che andrà in scena presso la Basilica di Santa Maria della Sanità dal 13 al 18 ottobre. Lo spettacolo, che doveva andare in scena prima dello scoppio della pandemia, è la rielaborazione di una parte del romanzo di Albert Camus La Peste, contestualizzato al Rione Sanità, nata in tempi non sospetti, ben prima del Coronavirus e che doveva essere prodotto in collaborazione con il Teatro Mercadante.
Si passa poi al Teatro Bellini, precisamente al Piccolo Bellini, che ha deciso di adottare per quattro mesi il NtS e Civico 14 di Caserta nel proprio Piano Be, garantendo loro la più completa autonomia artistica. Andare in scena al Piccolo Bellini significa per il NtS l’occasione di raccontarsi a un pubblico nuove, su questa base sono stati scelti degli spettacoli chiave dell’identità del progetto, andranno infatti in scena: dal 29 ottobre Quattro uomini chiusi in una stanza, di Mario Gelardi, uno spettacolo durissimo che affronta il tema delle morti di Stato e la violenza da parte delle forze dell’ordine, indagando il confine sottile tra legalità e illegalità.
Dal 12 novembre sarà in scena La Vacca di Elvira Buonocore, spettacolo che gioca sui sentimenti di una ragazza che vuole cambiarsi e quelli di un pastore al quale è stata espropriata la terra, su questo parallelismo corpo-terra si narra una favola dal sapore neorealista. Lo spettacolo ha vinto il Premio Dante Cappelletti 2019.
Dal 26 novembre verrà recuperato Plastilina, testo della catalana Marta Buchaca debuttato al Napoli Teatro Festival 2020 all’interno del progetto Rua Catalana che ha visto la traduzione da parte di Enrico Innaniello di tre testi dell’area iberica.
Proprio a partire dal racconto Due fratelli del basco Bernardo Atxaga, andrà in scena dal 10 al 13 dicembre lo spettacolo BiFratelli– storie di Obaba, regia di Emanuele Valenti e adattamento di Mario Gelardi, che ha raccontato di aver faticato ad entrare nella dimensione del realismo magico e dare vita a questa drammaturgia originale.
Bernardo Atxaga ambienta i suoi racconti nel paese immaginario di Obaba, in qesto caso i protagonisti sono due ragazzi che vivono il conflitto tra l’adolescenza e il mondo adulto, il racconto della loro formazione si svolge tra favola e tragedia. La storia narrata nello spettacolo è anche l’occasione per Emanuele Valenti di rievocare alcuni ricordi legati al Museo Madre, tra di essi quelli relativi a un bambino che, sgomberato dal campo rom di Secondigliano, ha iniziato a sgambettare proprio nei cortili del museo.

Compagnia del Nuovo Teatro Sanità
Il direttore artistico Mario Gelardi al centro con parte della compagnia e degli spettatori del Nuovo Teatro Sanità

La forte impronta pedagogica del Nuovo teatro Sanità si ritrova in ogni attività, la chiesa/teatro è per il quartiere un vero punto di riferimento e fucina di talenti.
Nella piccola sala di piazzetta San Vincenzo sono previsti tre eventi, residenze artistiche finanziate sempre dal MIBACT, dal 23 al 25 ottobre Dancecrossing | Modelli Di Mobilità Culturale di Movimento Danza; dal 20 al 22 novembre sarà la volta di Senza Sangue, scritto e diretto da Diego Maht che racconta la storia di Davide, artista in crisi; dal 4 al 6 dicembre Questa lettera sul pagliaccio morto, testo e regia di Davide Pascarella, giovane autore nato ad Acerra e allievo di Gelardi, poi allievo al Teatro Stabile di Torino e attualmente in scena al Piccolo di Milano. Di ogni spettacolo sono previste due repliche consecutive, per permettere agli attori di avere almeno cinquanta persone tra il pubblico.
Guest in Sanità è, in continuità con le sopraccitate residenze, il progetto del 2021 che prevede altre residenze per sei giovani artisti e delle compagnie ospiti che attendono solo l’evoluzione delle norme vigenti in materia di Covid-19 per firmare i contratti.
Gelardi, in chiusura, ha rilevato l’impossibilità nella condizione attuale di riaprire i piccoli teatri, sottolineando che i tanto decantati fondi della Camera di Commercio sono destinati alle strutture con almeno 350 posti, facendo così fuori tutte le realtà che realmente ne hanno bisogno.
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