Otello al Teatro San Carlo ha inaugurato la VI edizione di Autunno Danza Festival e atteso appuntamento dell’arte coreutica con balletti diversi tra loro per stile. Fabrizio Monteverde, coreografo versatile e noto al pubblico internazionale per le sue recenti opere Cenerentola, Giulietta e Romeo, Bolero, ripropone Otello (foto) gi  visto con successo al teatrino di Corte del Palazzo Reale di Napoli lo scorso febbraio.
Protagonisti Anbeta Toromani è Desdemona Jos Perez nel ruolo di Otello, Alessandro Macario in Iago, Alessandra Veronetti in Emilia, Carlo De Martino è Cassio. Le musiche slave e suite ceca di Antonin Dvorak, interpretate dall’Orchestra del San Carlo, hanno accentuato col ritmo cadenzato lento vibrante l’ossessione del possesso, il tragico amore, la passione violenta nei rapporti ambigui dei personaggi del dramma di Shakespeare. A fare da eco allo svolgimento del dramma sei coppie di ballerini della scuola di danza del Massimo.
La scenografia, semplice scarna nuda di riferimenti, dello stesso Monteverde trasporta la storia rendendola più drammatica e più attuale in un porto con un pontile che fa da secondo palco e tre grandi lampade da strada. Si ha la percezione di assistere alla tragica violenza del femminicidio realt  in cui noi tutti assistiamo e a cui non si riesce a trovare una spiegazione a tanta disumanit  dei maschi. Forse tale e tanta violenza va ricercata nella perdita di valori etici e nella scarsa cultura resa sempre più volgare dai mass media, dagli esempi rozzi di chi viene ritento modello di vita, da poca stima che si ha in se stessi, da leggi che facilmente assolvono da qualsiasi crimine. Lo spettacolo è esaltante e impegna tutta l’attenzione per seguire l’evolversi della storia superbamente interpretata da Jos Anabeta Alessandro Emilia Carlo e dai dodici ballerini. In ognuno si legge massimo impegno, eleganza mimica e gestuale, passione nei vari ruoli.

Anbeta e Jos, divi della danza, volano volteggiano liricamente insieme come farfalle, si abbracciano, esprimono sensualit  drammaticit  passione dei personaggi che interpretano, dimostrano sicurezza l’uno dell’altra per la loro frequentazione sul palco da anni in coppia.

I costumi di Santi Rinciari sono da frequentatori di luoghi ambigui in cui tutto è lecito. Il rosso e il nero degli abiti simboleggiano morte e passione. Il disegno delle luci di Emanuele De Maria è raffinato nel rendere la scena di un luogo tetro vivibile di notte in cui si può amare, sognare, meditare sul proprio essere, progettare incontri felici o vendette di morte.

PROSSIMO APPUNTAMENTO CON LA DANZA

Dopo il grande successo di Otello, debutta, marted 13 ottobre ore 20.30 e mercoled 14 ottobre ore 18.00, il secondo titolo in cartellone per Autunno Danza un dittico profondamente latino, che propone Spanish Dance&Concert, nuova coreografia firmata dal matre de ballet del San Carlo, Lienz Chang, su musiche di Jules Massenet (1842-1912) e Carmen suite, su musiche composte da Georges Bizet (1842 – 1912) e Rodion Konstantinovič Å čedrin (1932-), compositori su cui si innesta la popolare coreografia di Alberto Alonso, ripresa da Sonia Calero e interpretata in questa occasione dall’toile internazionale Svetlana Zakharova.

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