Ottobre al Madre inizia con tre artisti Daniel Buren, Mark Leckey, Marco Bagnoli, in un programma espositivo ampio intenso interessante che ancora una volta coinvolger  Napoli. Opening il 9 ottobre dalle 19 alle 22 con Buren in Axer/Desaxer, lavoro in situ e Desiderata (in media res) di Leckey. Fino al 4 luglio emozionante sorpresa per chi frequenta il museo di via Settembrini 79 e novit  assoluta per i nuovi visitatori. Una tenda separa interno dall’esterno strada. Non si accede in un atrio ma in un teatro. Si entra da dietro le quinte sul palcoscenico e si è subito protagonisti avvolti da una scenografia fantastica con ampi alti specchi inseriti in una parete articolata a fisarmonica. In un attimo si passa da una architettura urbana nota in un’altra colorata vivace ludica ideale a misura d’uomo progettata da Buren in collaborazione con l’architetto Patrik Bouchain.
Una architettura di una citt  da favola che emoziona adulti e diverte bambini che si estende su una superficie lunga circa 100 metri. Un percorso articolato su strisce pedonali bianche e nere attratti da un lungo cannocchiale bianco che termina con una mescolanza di colori da caleidoscopico si passeggia in fine nel colore tra archi torri cilindriche case con timpani variamente dipinte di bambole o dei sette nani di Biancaneve.
Retrospettiva fino al 18 gennaio, prima mostra in Italia, di Leckey a cura di Elena Filipovic organizzata dal direttore Andrea Viliani in collaborazione con Wiels, Bruxelles e Haus der Kunst di Monaco. L’artista britannico, autorevole esponente dell’arte contemporanea, presenta sue nuove produzioni e insieme lavori storici tra cui sculture, installazioni, video, performance, opere e ambienti sonori. «L’artista analizza l’inestricabile articolazione fra cultura alta e popolare, fisicit  e virtualit , singolo e collettivit , copia e originale, paura e desiderio che permea la nostra esperienza del mondo che ci circonda, continuamente influenzata da una molteplicit  di sollecitazioni anche profondamente contraddittorie ma fra loro connesse ».
Marco Bagnoli, dal 10 ottobre fino al 29 febbraio, nel secondo cortile “La Voce. Nel giallo faremo una scala e due al bianco invisibile”rientra nell’evento L’albero della Cuccagna, Nutrimenti dell’arte a cura di Achille Bonito Oliva con il patrocinio di Expo 2015. L’opera partenopea dell’artista empolese è una scala che travalica il tetto di un edificio nel secondo cortile del museo, unendo idealmente il cielo e la terra, il bianco dei valori universali con il giallo della vita, del cibo, delle sensazioni e delle emozioni


Il Madre partecipa alla XI Giornata del Contemporaneo Amaci di sabato 10 ottobre con una sua iniziativa , weekend del Contemporaneo dal 9 all’11. Dal 16 al 22 ottobre presentazione Campania “Cibo per l’anima” Expo 2015.
Progetto XXI edizione 2015 in collaborazione con la Fondazione Morra Greco dal 22 al 1 novembre. Progetto Inchiostro depARTure con una installazione alla stazione di Mergellina 26/2 novembre. Boris Mikhailov “Io non sono io” opening 13 novembre. L’intensa attivit  della struttura è frutto di collaborazione con esperti, istituzioni, enti, gallerie nazionali e internazionali, associazioni. L’arte viene intesa non come oggetto da esporre ma pensiero che dagli occhi entra nella mente e crea emozioni, impulsi, conoscenza, incontri, elimina la miseria morale, stimola allo studio e spesso a fare arte. Il Museo è una istituzione pubblica, luogo di avanguardie, che tende a coinvolgere il quartiere e citt , gallerie associazioni istituzioni a fare cultura insieme per lo sviluppo dei valori etici.

Per saperne di più
www.madrenapoli.it/

Nelle foto di Amedeo Benestante, in alto, l’installazione di Buren; in basso, da sinistra, opere di Leckey e Bagnoli

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