“Cchiùart”, una mostra organizzata dal collettivo omonimo. A Palazzo Venezia di Napoli, fino al 13 luglio (ingresso gratuito). 14 artisti che espongono di fronte a un ampio pubblico e che sono stati presentanti da Marco Fiore in occasione del vernissage. Una collettiva che mette insieme tecniche eispirazioni varie perché, come dice il titolo stesso, ci vuole tanta più arte a questo mondo, in questi tempi bui.
Marco Fiore veste i panni del curatore ed espone criticamente le opere durante due tour cadenzati nel corso della serata d’inuagurazione. Perché se è sempre valido lasciarsi trascinare dalle impressioni soggettive è altrettanto interessante conoscere la ricerca dell’artista, dietro e dentro la sua propria creazione.

Marco Fiore con l ‘artista Christophe Mourey. In alto, un momento dell’inaugurazione

Così incontriamo per esempio l’opera di Carla Merone, che con la sua “pittura cucita” ci porta in territori selvaggi. Tessuti insieme a colori acrilici tracciano orizzonti che fisicamente potrebbero sembrarci lontani ma che in realtà forse abbiamo già percorso, perché infondo sono immagini intime. Una continua comunicazione tra l’esterno fisico e l’interiorità.

L’opera di Carla Merone

Girando lo sguardo c’è il trittico del poliedrico artista francese Christophe Mourey, follemente innamorato di Napoli. Con il suo blu elettrico, traccia il profilo del Cristo Velato come a creare una grafica iconica dell’intero monumento, fino a focalizzarsi su un primissimo piano del volto che tra luci e ombre rimarca il forte senso di compassione.
Di fronte, la Frida Khalo di Danilo Spiteri. Matita e inchiostro su carta delineano la pittrice fuori dalle solite “immagini devozionali” a cui il mercato ci ha abituato. E’ una Frida pensierosa e stanca, dai tratti veritieri con un stile molto vicino a quello illustrativo. Danilo racconta che la Khalo è uno dei suoi soggetti preferiti in assoluto e ha approfondito molto nel tempo la sua ricerca sul rapporto con Diego Rivera e in generale sullo spirito passionale che ne invadeva le loro vite, dal quotidiano alla politica.

Frida Kahlo secondo Spiteri

Subito accanto, Angela Sodano espone il suo elaborato fotografico “Ispirato da un dolore contemporaneo”. Il suo percorso l’ha portata a quello che si definisce fotodinamismo, in cui la presenza umana diventa evanescente e corpo e spazio si compenetrano. Sono le mura di una casa a contornare i movimenti e a mettere in relazione molteplici elementi come la luce, le ombre e alcuni pochi oggetti. Quasi sembra di guardare un piccolo palcoscenico su cui filtrano gli stati d’animo e si affrontano problematiche che generano riflessioni.

“Ispirato da un dolore contemporaneo” di Angela Sodano

Questi sono soltanto alcuni dei protagonisti che rendono il collettivo CchiùArt un motore dinamico e che con la ripartenza si propone di portare avanti una serie di iniziative per i mesi a venire.
©Riproduzione riservata
Per saperne di più
cchiuart.com
Palazzo Venezia, via Benedetto Croce, 19- Napoli

Artisti del collettivo in esposizione:
Carla Merone, Delia Ferreri, Maurizio Cascella, Christophe Mourey, Angela Sodano, Antonio Mercadante, Enza Martinisi, Giuseppe D’Errico, Manlio De Pasquale, Laura Correale, Danilo Spiteri, Rikki P, Cristian Vincelli, Sara Missaglia.

Orari: dal lunedì alla domenica 10-13.30 / 16.30-00.00

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