La Francia al fianco di Napoli. Per le celebrazioni del musicista che fu anche il maestro di cappella di Napoleone. Tarantino, di formazione napoletana, Giovanni Paisiello (Taranto, 9 maggio 1740 Napoli, 5 giugno 1816) viene celebrato dal Conservatorio di San Pietro a Majella dove si formò con Francesco Durante, affiancandolo più tardi come a assistente, sostenuto dall’istituto Grenoble di Napoli. Un grande della musica in un periodo in cui Napoli era il centro musicale del mondo. Napoleone lo ammirava tanto che, dopo averne ascoltato la marcia funebre firmata alla morte del generale Hoche , che lo invitò a Parigi ricompensandolo generosamente con uno stipendio altissimo (10mila franchi) oltre vitto e alloggio. Rientrato in Italia per motivi familiari, ritornò in auge grazie a Giuseppe Bonaparte e a Gioacchino Murat. Cos l’omaggio al compositore diventa una dedica d’oltralpe condivisa con Partenope.
Venerd 26 febbraio alle 17, il ciclo di commemorazioni comincia al Conservatorio con l’inaugurazione della mostra Splendori della Scuola Napoletana -Giovanni Paisiello tra il Regno di Napoli e le Corti d’Europa e alle 18 nella sala Scarlatti ci sar  il concerto con
musiche di Giuseppe Martucci, Pietro Platania, Giovanni Paisiello. Un’occasione da non peredere per ascoltare per la prima volta a Napoli il suono del pianoforte del maestro, donatogli da Caterina II di Russia e anche il coro di voci bianche della Piet  de’ Turchini insieme quello del Conservatorio.

Per saperne di più
www.sanpietroamajella.it/index.php

Nella foto, un ritratto del compositore

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