Le donne diventano protagoniste. Marinetti nel 1909, nel primo manifesto politico del Futurismo, chiedeva il voto per le donne. Dal 1946 le italiane hanno corso velocemente verso la parit  tra i due sessi e verso la Democrazia. E’ sempre l’arte che fa rivoluzioni colte e pacifiche.
L’associazione “Citt  Meridiana” organizza il “Festival delle idee politiche” con il Comune di Pozzuoli e l’Ente Turismo provinciale di Napoli. Durante la conferenza di presentazione al Polo culturale “don Pedro de Toledo”,
il sindaco Vincenzo Figliolia sottolinea l’importanza dell’evento tanto da vedere il Comune attivamente partecipe non solo con il patrocinio.
L’assessore alla Cultura Franco Fumo si augura l’adesione di Enti, associazioni e operatori culturali internazionali. Giovanna Buonanno, presidente del Comitato organizzatore, spiega l’uso dell’alfabeto nella prima edizione per evidenziare i temi che vanno dall’Arte all’Utopia. Iaia de Marco, presidente “Citt  Meridiana”, illustra gli scopi Pozzuoli nell’area culturale mondiale, vivere i luoghi della citt , una dilatazione della stagione turistica con la presenza di artisti ed intellettuali stranieri, scoprire talenti tra i giovani, assimilare iniziative ed idee. Stefania Tarantino, docente universitaria e membro degli Studi Filosofici, ai saluti di Gerardo Marotta ricorda Lina Mangiacapra, poliedrica artista che faceva politica attraverso l’arte. La sua militanza con Teresa ha stimolato altre ad ideare un dialogo multietnico di politica attraverso l’Arte.

Tra gli spezzoni di film girati in loco la scena di “47 morto che parla” con Totò alla Solfatara.
Il logo di Antonio Sgamato ha simboli dinamici che fanno prevedere successi insperati per la citt  fondata nel 528 a. C. da esuli politici Sami con il nome “Dicearchia” (giusto governo). Noi, delusi dai politici inetti e corrotti, siamo certi che le donne possano far nascere una sana politica con la vostra costanza e creativit .

La prima edizione si vivr  il 25, 26, 27, aprile nel Villaggio del Festival situato nella “Multisala Sofia” in via Carlo Maria Rosini n. 12.
Nella prima bozza del programma si leggono tra le tante iniziative il film “Voti” del puteolano Carlo Guitto, mostra di Arte/Ambiente, performance e pice, forum su Adriano Olivetti a cura del centro Studi Politici di Napoli, convegni su Economia, Comunicazione, Politica, Europa, Inclusione, Utopia, Visione del Territorio, Fantasia Amministrativa, con docenti dell’Orientale, di Suor Orsola Benincasa, La Sapienza, Federico II, Padova, Salerno, Centro Studi “Sandro Pertini”. Saranno coinvolti altri spazi Auditorium Villaggio del Fanciullo, teatro Molire, Santuario San Gennaro, le Parrocchie San Marco e San Vincenzo, Lega Navale, Palazzo Toledo, lo Spazio d’Arte Underground di danza e teatro Artgarage.

Il Festival s’inaugura con una forte valenza politica civile democratica
l’Ambasciatore del Portogallo Joao Diogo Nunes Barata, testimone della Revolucao dos Cravos (la rivoluzione dei Garofani) del 1974 che abol la dittatura fascista per la scelta corale dei portoghesi per la Democrazia.
L’inizio è il giorno della Liberazione. In seguito sar  tra il 25 aprile e il 1 maggio. Democrazia e Lavoro simboli della dignit  e della creativit .

Nelle foto, un momento della conferenza stampa e il logo dell’iniziativa

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