La città non è utopia. Ha bisogno dei turisti. Dà da vivere. E’ uno dei massimi settori industriali, ci rende competitivi. Lo dice in un’intervista dalle colonne del quotidiano la Repubblica di oggi (martedì 13 novembre) l’ex sindaco di Venezia e filosofo, Massimo Cacciari. E il turismo si incentiva trasformando anche  palazzi storici in strutture di accoglienza. Trasmettendo memoria attraverso il recupero del passato inserito nel presente, con prospettive future. Dunque, la cultura come elemento propulsivo di sviluppo che crea indotto.
E’ questo il senso del protocollo d’intesa  concentrato sulla valorizzazione del patrimonio culturale campano che verrà siglato domani, mercoledì  14 novembre alle 9,30, nella sala delle conferenze dell’Odcec di Napoli (piazza dei Martiri, 30)  tra l’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli guidato da Vincenzo Moretta, il segretariato regionale Mibac (ministero per i beni e le attività culturali) per la Campania e la società Ales Arte Lavoro e Servizi S.p.a. (società partecipata al 100% dal ministero) incaricata della gestione e promozione dell’Art bonus.
All’incontro promosso da Aldo Petrucciani, presidente Commissione gestione imprese della cultura e coordinato da Orietta Palumbo (Vicepresidente Commissione Gestione imprese della Cultura), interverranno i consiglieri delegati dell’Odcec  Concetta Riccio eVincenzo Tiby; Achille Coppola (segretario nazionale dei commercialisti italiani),Carolina Botti (direttore Ales – Arte Lavoro e Servizi Spa); Pierpaolo Forte (Università del Sannio); Gianni Tomo (presidente Commissione Marketing territoriale).
Una rete di sinergie per far sì che s’incrementi lo strumento dell’art bonus, credito di imposta, pari al 65% dell’importo donato, a chi effettua erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano. Ma anche per diffondere l’idea che la cultura possa essere fonte di reddito e progresso della società e per costruire nuove filiere creative  supportate da innovazione e conoscenza tecnologica. In sintesi, la creatività come carburante d’industria.
«In un’epoca in cui la cultura non è considerata sempre una priorità  – sottolinea Moretta  è fondamentale fare squadra per sostenere quelle realtà virtuose che operano nel campo della cultura, che sono nate e che stanno per nascere. Questo protocollo di intesa rappresenta una grande risposta e dimostra ancora una volta il fondamentale ruolo che i commercialisti possono rivestire nel sistema-Paese ».
In foto, la cupola della Cappella Pignatelli restaurata nel  progetto Centro Storico di Napoli – Sito Unesco 

 

 

 

 

 

 

 

 

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