Ecco una nuova ironica nota letteraria di Francesco Divenuto per ilmondodisuk.

– Una erre al posto della i; uno scambio di caratteri, un errore del proto ed ecco avvenire l’irreparabile. Il disastro è lì davanti a tutti e non è possibile correre ai ripari. Distruggere tutte le copie manco a pensarlo per il costo che la decisione comporterebbe. E allora? Il direttore della collana è furibondo; vuole il responsabile.
Inutile tergiversare: fuori il responsabile urla lì nella redazione. Nessuno parla, nessuno sa che cosa dire. Come si può giustificare un errore così grossolano. Ve bene, oggi non ci sono più i correttori di bozze ma questo non può scusare qualsiasi strafalcione e non vale nemmeno dire che, molto spesso, è il computer che corregge, con un criterio tutto suo, le parole digitate. Chi doveva controllare evidentemente non ha fatto bene il suo lavoro.
– Quante sono le copie, le compro io.
– Tutte?
– Sì, tutte; naturalmente al costo reale e non già a quello di copertina.
Tutti guardano il collega, uno dei più anziani, il quale si è fatto avanti con la sua proposta ed ora aspetta quasi con aria di sfida. Nessuno ha il coraggio di aggiungere una parola ma la possibilità di risolvere la faccenda senza conseguenza e, soprattutto, senza danno per ognuno di loro, li solleva non poco.
– Bene; stiliamo un contratto con il quale l’editore mi concede tutte le copie già stampate al costo della tipografia. Siete d’accordo?
Tutti sorridono rincuorati.
–  Sì, certo, va bene.
Le parole, prima timidamente poi sempre più convinte, risolvono l’increscioso incidente. E tutti ritornano al lavoro.
Dopo qualche tempo sui maggiori quotidiani nazionali appare un’inserzione con la quale si annuncia la data di un’asta pubblica durante la quale saranno battute le copie di un’importante opera letteraria che presenta un refuso in copertina.
Un collezionista acquista, in blocco, le famose copie dichiarando, subito, che è sua intenzione rivenderle, non più di una per ogni acquirente.
Sarà una gara al rialzo. Non c’è collezionista, antiche librerie e prestigiose istituzioni che non desideri possedere una copia dell’insolito volume.
E così la morale è presto chiarita: spesso il solo fumo di un arrosto può valere più dell’arrosto (pardon) ARIOSTO stesso.

P.S. Non si conoscono le reazioni dell’editore.

©Riproduzione riservata

Foto di ROBERT SŁOMA da Pixabay

L’AUTORE
Ordinario di storia dell’architettura all’università Federico II di Napoli, Francesco Divenuto è autore, tra l’altro, di  numerosi saggi su riviste specializzate e di  due romanzi “Il capitello dell’imperatore. Capri: storie di luoghi, di persone e di cose” e “Vento di desideri “(edizioni scientifiche italiane). Tra gli ultimi libri realizzati, quelli a più voci dal titolo “Napoli: a bordo di una metro sulle tracce della città” coordinato con Guido D’Agostino e Antonio Piscitelli (edizioni scientifiche italiane 2019), La casa nel Parco. Un giorno tra il Museo e il Real Bosco di Capodimonte (AGE 2020) e Agorà, ombre e storia nelle piazze di Napoli (La Valle del Tempo, 2021) curati con Clorinda Irace e Mario Rovinello..
Tra i racconti, pubblicati sul nostro portale, “Variazioni Goldberg”, “Il bar di zio Peppe”, “Carmen e il professore”, “Il flacone verde (o Pietà per George)”, “Lido d’Amore”, “Frinire”, “Primo novembre”, “Due di noi”, “Il trio”, “Quattro camere e servizi”, “Mai di domenica”, “Cirù e Ritù”, “Una notte in corsia”, “Gennaro cerca lavoro (il peccato originale)”, “L’odio”, “Il vaso cinese”, e “Il nuovo parroco”, “L’eredità”, “Una caduta rovinosa”, “Cronaca nera”, “La cartellina rossa”. “L’ultima scelta”, “Un disco rotto”, “Sogno di un giorno di mezzo agosto”, “Il mare verde”.

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