Contraddizioni made in Italy. Per l’87% degli italiani i social network non offrono più opportunità di apprendere notizie credibili  ma, allo stesso tempo,  l’82% degli italiani non è in grado di riconoscere una notizia bufala sul web. Dati allarmanti che emergono dal rapporto “Infosfera” sull’universo mediatico italiano realizzato dal gruppo di ricerca sui mezzi di comunicazione di massa dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli guidato da Umberto Costantini, docente di Teoria e tecniche delle analisi di mercato ed Eugenio Iorio, docente di Social media marketing.
La ricerca completa, giunta alla sua seconda edizione, è disponibile integralmente sul sito web dell’Ateneo napoletano (www.unisob.na.it/eventi/pdf/20180720.pdf) ed è stata realizzata in collaborazione con i ricercatori dell’Associazione Italiana della Comunicazione pubblica e istituzionale, del Centro Studi Democrazie Digitali e della Fondazione Italiani – Organismo di Ricerca coinvolgendo un campione d’indagine superiore ai 1500 cittadini italiani, quindi con un errore statistico minimo che si attesta intorno al 2,5%.
La ricerca Infosfera, presentata al Suor Orsola alla presenza del Commissario Agcom, Mario Morcellini e dell’assessore regionale alla Formazione, Chiara Marciani, raccoglie i dati sulla percezione del sistema mediatico, con particolare attenzione al livello di credibilità, fiducia ed influenza delle fonti di informazione.  Viene così disegnato il nuovo assetto dello spazio pubblico prodotto dai fenomeni della mediatizzazione, della disintermediazione, dell’information overload, della polarizzazione e della sottrazione di tempo e di attenzione.
Gli italiani soffrono anche di dipendenza dal web.  Il 95% del campione utilizza quotidianamente internet, quasi il 70% lo fa per più di tre ore al giorno e il 32% per più di cinque ore. La metà di questi tempi è impiegata sui social network. E crescono così i malanni da ‘overdose di web’. Stati d’ansia (8,68%), insonnia (16,84%), confusione e frustrazione (6,38%), dolori di stomaco e mal di testa (8,36%) e dimenticanze (9,93%). I social media e i dispositivi digitali stanno ormai rimodulando le facoltà mentali dell’individuo, il pensiero profondo, l’attenzione e la memoria. Il 69,34% degli italiani registra e memorizza le informazioni di cui ha bisogno sul telefono. Il 79,93% degli italiani ritiene di essere in grado di trovare facilmente le notizie di cui ha bisogno e tende a fare un largo uso di free media piuttosto che di media a pagamento.
In foto, una pagina di fake news

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