Al Trianon di Forcella anteprima nel segno di Raffaele Viviani. Venerdì 23 settembre, alle 21 arriva il terzo capitolo del progetto dedicato da Nello Mascia al grande commediografo stabiese, due atti unici ‘O cafè ‘e notte e ghiuorno (“Caffè di notte e giorno”) e ‘Nterr’ ‘a ‘Mmaculatella (“Scalo marittimo”) scritti nel 199 1 nel’18. prodotto dal tetro artisticamente diretto da Marisa Laurito.
‘O cafè ‘e notte e ghiuorno è ambientato in una fredda notte d’inverno nel «caffè di terz’ordine» di don Alfonso . Per Mascia «l’atmosfera che vi si respira è un notturno gelido, che smentisce la retorica di una città ubriaca di sole, con i personaggi che vivono la loro tragedia esistenziale con tutto lo scetticismo, la fantasia e l’autoironia di cui è capace il popolo napoletano: si ride del folle scrittore che recita ad alta voce il copione improbabile che sta componendo; si ride del giocatore scalognato, del cameriere neghittoso e volgare e persino della famigliola dell’operaio disoccupato che ha deciso di trascorrere la notte nel caffè perché non ha più una casa che possa ospitarla».
‘Nterr’ ‘a ‘Mmaculatella –Al molo dell’Immacolatella, il «transitrancheto» Washington, con il suo carico di emigranti, sta per salpare alla volta dell’Argentina. Qui si affronta il dramma dell’emigrazione, reso più drammatico dalla crisi economica e sociale originata dalla guerra, mettendo a fuoco quattro gruppi di personaggi: gli emigranti, poveri cafoni che hanno pagato caro il biglietto del viaggio, travolti da speculatori di ogni risma, belle energie costrette a disperdersi nel mondo; i passeggeri di prima classe, contro cui si accanisce lo sberleffo dell’autore; «quelli che restano», perché costretti; e il sottoproletariato della gente del porto.
Protagonista dell’opera è il contadino lucano Colantonio che parte con la famigliola. La sua canzone è un inno straziante a tutto ciò che l’emigrante si lascia alle spalle, per affrontare un destino che si prevede pieno di sofferenze e incognite: «Oggi si parto è pe’ necessità».
A questa figura così emblematica si aggiunge il personaggio di Mincuccio Bellonese, il più tenero, il più lacerante di tutto il dramma: che si allontana involontariamente dal gruppo che sta per imbarcarsi, distratto dalla strada, dalle cartoline, dagli imbroglioni che gli propongono il gioco delle tre carte, ma quando arriverà al molo, la nave sarà già partita.
Con lo stesso Nello Mascia, che firma anche la regia, e la partecipazione di Giovanni Mauriello, nei due spettacoli saranno in scena Federica Aiello, Francesco Bellopede, Peppe Celentano, Francesco Del Gaudio, Angela De Matteo, Bianca De Matteo, Massimo De Matteo, Antonio Fiorillo, Roberto Giordano, Antonio Maria Iorio, Pierluigi Iorio, Matteo Mauriello, Ciccio Merolla, Maurizio Murano, Giuseppe Pirozzi, Serena Pisa, Ivano Schiavi e Federica Totaro.
Gli arrangiamenti sono firmati da Mariano Bellopede, che cura anche la direzione musicale, e Ciccio Merolla. A eseguirli Francesco Del Gaudio (tromba), Ciccio Merolla (percussioni), Mariano Bellopede (pianoforte) e Davide Afzal (basso).
Le scenografie sono di Raffaele Di Florio, i costumi di Annalisa Ciaramella, le coreografie di Ettore Squillace, le luci di Gianluca Sacco e il suono di Daniele Chessa. Roberto Giordano è l’aiuto regia.
I due atti unici saranno replicati sabato 24, alle 21, e domenica 25 settembre, alle 18.
Dopo Viviani per strada, sempre in anteprima della stagione, venerdì primo ottobre, altro omaggio al commediografo stabiese: Vivianesque, balletto di danza contemporanea di Gennaro Cimmino con la compagnia Körper.
Per saperne di più
teatrotrianon.org
tel. 081 2258285
In copertina, un momento delle prove, foto di Pino Miraglia

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