E siamo a 11. La rassegna Teatro alla deriva supera la boa del decennale, malgrado la marea del Covid e si ripropone anche quest’anno alle Terme Stufe di Nerone di Bacoli il 3, 10, 17 e 24 luglio, alle 21.15.
La rassegna ideata da Ernesto Colutta e Giovanni Meola, che ne firma la direzione artistica è una manifestazione unica in Italia, appuntamento fisso del territorio flegreo. Gli attori recitano su una zattera galleggiante al centro del laghetto nel complesso turistico. Un luogo magico e affascinante.
In questi anni l’iniziativa ha attratto un pubblico appassionato, curioso e sempre più numeroso, pronto a sorprendersi e lasciarsi catturare dall’abbinamento di tutti gli elementi che rendono favoloso questo posto.
Sottolinea Meola: «Comincia il secondo decennio di vita della nostra zattera e di Teatro alla Deriva. Una cosa enorme, a pensarla e dirla ad alta voce, e assolutamente non scontata se si riflette sulla natura indipendente della rassegna e sulla sua particolarità ed unicità. La famiglia Colutta, che gestisce le Terme-Stufe di Nerone, che ospita la manifestazione dal 2012, ha fortemente voluto dare continuità a questo progetto e così noi non ci siamo fermati nemmeno nell’anno del covid, nel 2020. Ora torniamo con il primo cartellone di un nuovo decennio, forti della riconferma avuta lo scorso anno, quando il pubblico ci ha premiati accorrendo numeroso come prima della pandemia».
Apre la rassegna, Cazzimma&Arraggia con una coppia al debutto, Fulvio Sacco e Napoleone Zavatto. Lo spettacolo il resoconto semiserio dell’epopea legata all’acquisto di Maradona, Due improbabili dirigenti sono alle prese con la più epica impresa manageriale e sportiva del XX secolo. Non hanno mezzi, né possibilità, eppure riescono. 1984, Barcellona, ultimo giorno di calciomercato.
Chiusi da 59 giorni in albergo, attendono da Napoli una telefonata: la conferma che i soldi per Diego Armando Maradona ci sono. Per trasformare il sogno di una città in gioiosa realtà.
Segue L’urlo di Jimmy con la regia di Peppe Miale. In scena, la capacità del potere di manipolare la realtà attraverso i media e il conseguente lavaggio del cervello. Sul palco Niamh McCann, Flavio D’Andrea, Irene Latronico, Giancarlo Lobasso, Gennaro Madonna, Chiara Malvano, Mario Russo, Laura Zaccaria.
Nella terza domenica, ci sarà Don Giovanni di Molière: un personaggio cinico e razionale, che nega l’esistenza di Dio. I ruoli femminili sono interpretati da due sole attrici, il padre viene trasformato in una madre e il regista/musicista è il convitato di pietra. Diretto da Mario Autore che è anche tra interpreti insieme a Anna Bocchino, Ettore Nigro, Antonio Piccolo e Federica Pirone.
Si termina con Fattocchiarìe: tutto ruota intorno a Marco Sgamato con monologhi adattati da autori vari: al centro dell’esibizione la contrapposizione tra sacro e profano, stregonerie e religiosità dal Medioevo a oggi. In una dimensione grottesca, cinica, paradossale, tra lacrime e risate.

Per saperne di più e prenotare:
infoteatroalladeriva@gmail.com
te. 081 868 8006
In foto, la zattera sul laghetto delle Terme di Bacoli

RISPONDI

This site is protected by reCAPTCHA and the Google Privacy Policy and Terms of Service apply.