“Quella strana morte in Via di Santa Dorotea” (un cold case datato 6 aprile 1520) è alla sua terza edizione. Da questo romanzo di  Gìa Fort Shoping è tratta l’opera musicale moderna “Raffaello e la leggenda della Fornarina.
Jey e Heleonor partono alla volta di un viaggio alla scoperta della verità, prima per Londra e poi per Edimburgo. Il motivo è semplice: la giovane, durante un intervento conservativo sull’opera di Sanzio, presso la Galleria d’arte antica di Roma, scopre i tratti leggeri di un’altra sagoma.
I personaggi del testo sono ben caratterizzati, da una penna che ha dell’incredibile. Jey è uno scrittore e giornalista, oltre che disegnatore di comic books. È un po’ sfigato, la sua passione più grande sembra essere il rum più che il lavoro, tuttavia, il suo animo da giornalista, lo spinge alla ricerca costante dello scoop. Heleonor è fortemente legata a Jey, ma ciò che più si evince della sua persona, è certamente l’attenzione che impiega nella sua professione: ovvero il lavoro di restauro presso la galleria d’arte di Roma.
L’amore e la passione, elementi cardini del testo di Shoping, travolgono più volte i protagonisti delle vicende, primi fra tutti Jey ed Heleonor, a seguire Raffaello e Margherita, passando alla fine per Rafele e Lucrezia. La loro passione ben si allaccerà alle vicende e alla trama del testo, aggiungendo elementi fortemente coinvolgenti, presentando al lettore un testo dove la componente emozionale è di grande spicco.
Trastevere, altra grande protagonista, che senza un volto e senza braccia, prende il suo spazio, raccontandosi in un lasso di tempo che parte dal ‘500 fino ai giorni nostri. Gli amori pagina dopo pagina, sembrano consumarsi sotto la brace di un climax che li fa giungere alla tragedia.
L’arte si mescola insieme con le vicende umane dei giorni nostri, lasciando grande spazio d’azione anche al mondo esoterico, alla numerologia, e soprattutto alla regressione ipnotica, in un avvicendarsi di fatti capace di emozionare una fitta schiera di lettori, in momenti iconici, dove la suspense la fa da padrone.
Il testo di Shoping ben si presta a una miscellanea tra nuovo e vecchio, tra mito e contemporaneità. Il vecchio e il nuovo viene messo in scena a regola d’arte grazie al confronto sprezzante tra il caos delle strade londinesi e la semplicità e il silenzio delle campagne scozzesi. Un mix tra natura e cemento, tra verde e palazzi che regala ai lettori uno spaccato variopinto dove riconoscere il proprio punto di vista preferito. È una storia dove è ben facile porsi una serie di quesiti, tra cui: è possibile reincarnarsi in qualcuno?
Lo stile aulico di Shoping pagina dopo pagina incanta e sprona i suoi lettori nella ricercatezza accurata di nuove visioni e di nuovi mondi, in un testo capace non solo di ingolosire gli amanti del genere, ma di appassionare anche i novizi, avvicinandoli ad un mondo dove è ben facile respirare arte, esoterismo, miti e momenti gialli. (Miriana Kuntz)

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