Il mondo è diventato una piccola sfera dove ogni scintilla anche nel suo angolo più piccolo e lontano può provocare ripercussioni globali.  Cosa dobbiamo attenderci dal futuro?  La sfida che raccoglie Geopolitiks, il festival di geopolitica organizzato dall’associazione Futura e dall’Università degli studi di Napoli L’Orientale è provarlo a raccontare.
Da giovedì 28 al 30 settembre al teatro Sannazaro in via Chiaia 157 studiosi, giornalisti, accademici, politici si daranno appuntamento per affrontare temi quali la guerra in Ucraina, la questione di Taiwan, le grandi ondate migratorie. Per puntualizzare quanto sia importante il concetto di gratitudine negli equilibri mondiali. 
Sul palco ogni giorno dalle 15,30 alle 18 si alterneranno giornalisti del calibro di Marco Imarisio, inviato del Corriere della Sera, Ugo Tramballi dell’ISPI, Mattia Ferraresi del Domani, Valentino Di Giacomo de Il Mattino, che dialogheranno con gli accademici. Sabato 30 settembre interverranno Alessandro Pansa, già capo della polizia e direttore del Dis ed Enzo Amendola, già ministro degli affari Europei. L’ingresso alla manifestazione è gratuito.
E a proposito di sguardo sul mondo, proprio ieri, Roberto Tottoli, rettore dell’Università degli studi di Napoli L’Orientale, nella basilica di san Giovanni Maggiore, ha conferito la laurea magistrale honoris causa in “Lingue e comunicazione interculturale in area euromediterranea” (LM-38) al cantautore, musicista e scrittore Vinicio Capossela.
Commenta l’artista: «Per molti anni mi sono fregiato di un titolo di disonoris causa in rovinologia, adesso finalmente ho un titolo vero e ne sono orgoglioso. L’Orientale, che ha una storia magnifica, fa della comunicazione tra gli umani la sua grande ricchezza e io mi ci ritrovo appieno in questa filosofia. Molte delle discipline insegnate all’Orientale hanno il prefisso “inter”, qualcosa che sta tra le cose. Anche la musica sta tra diverse culture e crea ponti. In un’epoca in cui si tirano sui muri, è doveroso sottolineare che la musica e la cultura tirano su ponti. La musica è passare il secchio per spegnere un incendio dove nessuno sa dove sia».

Vinicio Capossela riceve la pergamena della laurea honoris causa. Foto di Salvatore Pastore

The world has become a small sphere where any spark in even the smallest and most remote corner can have global repercussions. What can we expect from the future? The challenge that Geopolitiks, the geopolitical festival organized by the Futura Association and the University of Naples L’Orientale, takes up is to try to tell.
From Thursday, September 28th to Thursday, September 30th, scientists, journalists, academics and politicians will meet at the Teatro Sannazaro to discuss topics such as the war in Ukraine, the Taiwan question and the great waves of migration. To point out the importance of the concept of gratitude in the balance of the world.
Each day, from 3:30 p.m. to 6:00 p.m., journalists of the caliber of Marco Imarisio, correspondent of Corriere della Sera, Ugo Tramballi of ISPI, Mattia Ferraresi of Domani, and Valentino Di Giacomo of Il Mattino, will be on stage in dialogue with academics. On Saturday, September 30, Alessandro Pansa, former Chief of Police and Director of the Dis, and Enzo Amendola, former Minister of European Affairs, will speak. Admission to the event is free..
Speaking of looking at the world, just yesterday, in the Basilica of San Giovanni Maggiore, Roberto Tottoli, Rector of the University of Naples L’Orientale, conferred an honorary Master’s degree in “Languages and Intercultural Communication in the Euro-Mediterranean Area” (LM-38) on singer-songwriter, musician and writer Vinicio Capossela.
The artist comments: “For many years I have held a title of shame in rovinology, now I finally have a real title and I am proud of it. The Oriental University, which has a magnificent history, makes communication between people its great asset, and I fully identify with this philosophy. Many of the disciplines taught here have the prefix “inter,” something that stands between things. Even music stands between different cultures and builds bridges. At a time when walls are being pulled up it is important to emphasize that music and culture are building bridges. Music is passing the bucket to put out a fire where no one knows where it is”.

La foto in copertina è da Pixabay

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