” La signora col tacco si racconta” una serie di monologhi dedicati a figure femminili contemporanee e del passato, sar  in scena domani, gioved 8 marzo (ore 16), nella Galleria dell’Ottocento del Museo di Capodimonte. Una performance artistica-letteraria che la sua autrice Lucia Marchitto, in collaborazione con l’Associazione Febe onlus, mette in scena a Napoli proprio per elogiare le donne nel giorno della propria festa. Durante il pomeriggio si parler  di tante donne, tante storie che si sono susseguite in Italia e che a conclusione delle celebrazioni del 150 Anniversario dell’Unit  D’Italia è giusto raccontare e far conoscere a chi non ne è a conoscenza.

L’attenzione è focalizzata su Cristina Belgioioso, Enrichetta De Lorenzo (conosciuta meglio come Marietta Pisacane) e Giulia Bovio Paolucci- appartenente alla aristocrazia cattolica romana ma di cui non si conserva alcuna traccia- eroine risorgimentali il cui valore storico e civile viene appena riscoperto.
Il monologo dedicato a Giulia Bovio Paolucci appare il più significativo; una lettura in cui la figura della Paolucci viene trasformata dall’autrice come simbolo di tutte le donne italiane e nella metafora di una dimenticanza nazionale che ancora scontiamo ed è alla potenza della parola recitata che si affida la maggiore suggestione attesa.

Questa performance tutta al femminile si svolger  in tre fasi in intrecciate in una prima fase, curata dalla studiosa di drammaturgia Giovanna Buonanno, si incentrer  sua una breve presentazione dell’autrice e del suo lavoro; con un piccolo confronto tra la presenza di figure femminili, note o meno, in alcuni quadri risorgimentali. La stessa autrice, Lucia Marchitto, nel corso dell’incontro dedicher  un’ampia parte alla riflessione sul senso dei monologhi.
A completare la performance sar  l’attrice napoletana Adele Pandolfi, legger  i passi più significativi dei tre monologhi in cui Cristina Belgioioso, Enrichetta De Lorenzo e Giulia Bovio Paolucci in cui si raccontano. Un piccolo segno distintivo sar  una sciarpa bianca che l’attrice indosser  al collo come simbolo di lutto, ma anche come simbolo di protesta, lotta e resistenza.

A dare particolare sostegno all’autrice nella realizzazione di questo importante evento è l’associazione napoletana Febe che nasce nel 1998 per occuparsi prevalentemente di donne, ma non solo.
La filosofia della Febe Onlus risiede nella libert  di espressione ed è orientata al confronto tra i generi, tra le generazioni e tra le diverse culture di appartenenza per tendere ad una nuova progettualit  che tenga conto delle differenti realt  e sensibilit .
Tanti progetti nel passato e nel futuro di questa associazione, ma tutti con un unico fine promuovere e favorire le iniziative di divulgazione intese ad accrescere la conoscenza dell’universo femminile, al fine dell’attuazione delle politiche sulle pari opportunit  nel sociale, nella politica e nel mondo del lavoro. Un intero staff che contribuisce a valorizzare il cosiddetto “pensiero della differenza";promuovendo una cultura del volontariato inteso non solo come assistenza ai soggetti “svantaggiati”, ma soprattutto come agente promotore della valorizzazione delle differenze e strumento di arricchimento del pensiero di tutti i soggetti coinvolti (utenti, volontari, cittadini).

Le donne e l’arte al Museo di Capodimonte
Museo di Capodimonte
Gioved 8 marzo ore 11,30

Una visita tra i capolavori del Museo, a cura assistenti alla fruizione e accoglienza, leggendo tre epoche diverse e per tre artiste a confronto.
Un itinerario dal tardo Rinascimento al Barocco e al Neoclassico attraverso tre grandi pittrici Sofonisba Anguissola, Artemisia Gentileschi e Angelica Kauffmann.

In foto, Giuditta decapita Oloferne di Artemisia Gentileschi, Museo di Capodimonte

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