Erik aveva un sogno. Viaggiare per mare, salire su una di quelle navi bianche che sembravano grattacieli galleggianti, farsi cullare dal lusso delle cabine ovattate, andare verso il caldo nel cuore dell’inverno, girare il mondo attraccando in tutti i porti toccati dalle navi da crociera. Ma il mare gli era proibito. Erik era costretto a terra dalla sua vita di barbone e dalla povert  che lo legava come un laccio. Allora passava le sue giornate al porto, sulle banchine, all’attracco delle navi e dormiva sotto le tettoie delle biglietterie, allungato sui cartoni, coperto di giornali.

Lo conoscevano tutti, giù al porto, e non c’era marinaio che non lo salutasse: “Parti con noi oggi, Erik?” Erik non rispondeva, ma sapeva che prima o poi sarebbe partito anche lui.

Lo sapeva anche in quel tardo pomeriggio di febbraio, quando il mare era nero e l’ultima nave era sparita nella nebbia. Sdraiato sui suoi cartoni, tremante di freddo, Erik aveva cercato il sole nella bottiglia.

Impastato di vino, nel limbo imperfetto che precede i sogni, aveva visto tramonti in mezzo all’oceano, scogliere battute dalle onde, lunghe spiagge bianche e barriere coralline. Era stato in America e in Cina, aveva costeggiato cinque continenti, aveva navigato tra i fiordi e nelle acque calde del Sud Africa, aveva visto terre sconosciute, isole popolate di uccelli e i ghiacciai eterni nel sole di mezzanotte.

Da quel viaggio non era tornato, ma dicono che sul suo volto fosse rimasta l’ombra di un sorriso.

L’AUTRICE
Silvana Perotti è nata a Torino, vive e lavora a Napoli. Scrive da sempre; ha collaborato con alcune tra le principali riviste femminili pubblicando racconti o strisce di commento all’attualit . Ha pubblicato con la Elle-Esse/Simone Editore libri di formazione per istituti superiori. Tra le collaborazioni, il quotidiano Cronache di Napoli. Nel 2002, finalista al premio Loria.

Una nave da crociera

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