Bari chiama Napoli e la Campania. In questi giorni di vacanza per molti, la mostra alla Pinacoteca Corrado Giaquinto dell’artista pugliese Franco Dellerba, uno dei più significativi contemporanei nati in questa terra, offre l’occasione per un interessante itinerario turistico nel nostro bellissimo sud.
Interessante soprattutto il confronto tra opere di Dellerba e le collezioni medievali e rinascimentali della Pinacoteca barese: una formula che il museo ha sperimentato con grande successo negli ultimi anni, accogliendo mostre site specific dedicate, tra le altre, anche al campano Mimmo Paladino, ma che si rinnova nel caso di Franco Dellerba assumendo un significato particolare e arricchendosi del forte legame antropologico che lega l’artista alla sua terra d’origine.
Fulcro dell’esposizione intitolata Percorsi è una grande installazione realizzata con centinaia di cartamodelli di tomaie di scarpe, recuperati dall’artista nel laboratorio di un noto calzolaio barese del primo Novecento, e tra lui trasformati in un’originalissima, sorprendente opera personale.
Molteplici, i significati:  da quello di “cammino”, “avanzamento” vero e proprio, cui si collega l’installazione e le opere che le sono collegate, a quello del “procedere” metaforico nell’arte di un autore che attinge spesso a elementi dell’infanzia, come le giostre e le luminarie delle feste patronali, gli spiritelli, il caldo sole di Puglia. Reinterpretati dando vita a un mondo giocoso e divertente.
Alla Pinacoteca  metropolitana di Bari si può arrivare in treno (dalla stazione 10/15 minuti a piedi), in aereo (30 minuti per giungere in centro città col taxi o col terminal), pullmann provenienti da varie destinazioni. Diversi autobus cittadini si fermano davanti all’ex Palazzo della Provincia.
Ma anche in auto: si consiglia di lasciare la vettura nel grande parcheggio comunale “Pane e Pomodoro”, ubicato nel tratto sud del Lungomare, e di lì prendere la navetta B, che si ferma all’altezza del Palazzo della Regione, distante pochi metri dal Palazzo dell’ex Provincia dove, al IV piano,  ha sede la Pinacoteca. Il parcheggio per 24 h e la navetta costano 1  euro.
La mostra è accompagnata da un catalogo, a cura di Clara Gelao, con un’intervista a Dellerba e contributi di Achille Bonito Oliva, Lorenzo Madaro, la stessa Gelao e testimonianze di galleristi come Franco Toselli e Valentina Bonomo, dell’ambasciatore italiano a Manila Giorgio Guglielmino, di amici ed estimatori dell’artista.
La Pinacoteca è in via Spalato, 19/Lungomare Nazario Sauro, 27.
Orari
dal martedì al sabato 9–19
(ultimo ingresso consentito ore 18)
domenica 09.00 – 13.00 (ultimo ingresso consentito ore 12:30)
lunedì e festività infrasettimanali chiuso
In foto, una panoramica della mostra, fonte twitter
Per saperne di più
www.pinacotecabari.it

 

 

 

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