Due notizie  dal mondo della  gastronomia nel Napoletano, sotto il segno della qualità creativa. La prima  dalla zona vesuviana, dove, a Ercolano, la cooperativa Siani(c’è anche la Radio)  intitolate al giornalista del Mattino scomparso nel 1985) coltiva  prodotti  in una proprietà confiscata alla camorra. I loro pomodori hanno incontrato i sapori della pizzeria Haccademia di Terzigno, sulla via Panoramica Vesuvio.
Il pizzaiolo Aniello Falanga si è innamorato dei loro pomodorini con il pizzo, detti pizzini e ha inventato la pizza fritta Radio Siani cui ha aggiunto olive itrane, capperi di Salina, origano selvatico del Vesuvio e olio extravergine di oliva del Vesuvio.
Radio Siani è un presìdio Libera Ercolano e  trasmette dall’appartamento confiscato al boss Birra. È diventata la voce della legalità in casa del boss che utilizzava una radio locale per trasmettere messaggi in codice al suo clan.
Falanga è pizzaiolo dell’Alleanza Slow Food: usufruisce, infatti, dei prodotti della rete di produttori dell’associazione della chiocciola e lavora secondo il loro principio del “buono, pulito e giusto”. Dal 2015 riceve il riconoscimento dei Due Spicchi della guida alle pizzerie d’Italia del Gambero Rosso. Entrambe le realtà hanno scelto di metterci la faccia per sostenere un territorio, quello vesuviano, che offre grandi opportunità di sviluppo se trattato con rispetto e fiducia.

Radio Siani | ilmondodisuk.com
Qui sopra, la pizza fritta Radio Siani. In alto, il menu digitale dell’ hmaburgeria “Da Gigione”


E ancora in provincia di Napoli,
da Pomigliano d’Arco, menu digitale e tablet al tavolo per lhamburgeria Da Gigione di Pomigliano d’Arco, tempio del panino gastronomico in Campania. Entro febbraio, su ogni tavolo del locale di via Roma ci sarà un tablet di ultima generazione sul quale sfogliare il menu aggiornato in tempo reale con notizie dalla cucina e le novità del giorno.
Pratico nella consultazione, elegante, arricchito di fotografie ed info utili sugli ingredienti, il nuovo menu touch screen conferma quanto il locale  sia innovativo nella proposta gastronomica e nei servizi offerti.
Il menu digitale assicura praticità e velocità nel servizio, risparmio di tempi e di costi con un occhio attento all’Ambiente, ma soprattutto riserva agli ospiti del locale un’esperienza diversa dal solito senza tuttavia perdere il contatto e la relazione umana. Rispetto ad un menu tradizionale, il tablet menu può fornire infatti una serie di informazioni supplementari utili al consumatore come ad esempio le calorie, la presenza di allergeni, la provenienza degli ingredienti, l’abbinamento perfetto.
«L’idea di utilizzare i tablet nasce dall’esigenza di aggiornare costantemente il menu -spiega Gennaro Cariulo che con i fratelli porta avanti l’impresa di famiglia -di comunicare tempestivamente ai clienti tutte le nostre proposte in termini di piatti e abbinamenti e seguire realmente la stagionalità degli ingredienti e le proposte della cucina che possono variare anche dalla sera alla mattina. Ma questa è soltanto la prima fase di un progetto più ampio il nostro obiettivo è realizzare una app alla quale stiamo già lavorando, scaricabile e quindi consultabile sul proprio smartphone in ogni momento, che consentirà ai nostri clienti di interagire con noi e con il menu attraverso foto, approfondimenti e schede tecniche per quanto riguarda la parte beverage».
Il menu digitale introdurrà novità significative anche in cantina: accanto alla ricca selezione di birra artigianale italiana ci saranno alcune tra le più pregiate birre estere, rigorosamente artigianali. Saranno inoltre aggiunte alla già nutrita carta di vini 50 nuove referenze da tutta Italia.

 

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