Almeno i nomi. Così s’intitola il documentario di Antonietta Lapenna che sarà presentato domani (sabato 21 maggio, alle 17.30) al giardino liberato di Materdei a Napoli, in Via Monterosa, 90 . Antonietta collabora con il sito Pulcinella candidatura Unesco.it.
Nel suo lavoro, un pazzariello e un pulcinella con la gonna e un mezzo fantoccio di Vecchia sull’addome, (una doppia maschera), avanzano danzando a ritmo di tarantella sotto il Porticato di Piazza del Plebiscito e compiono un misterioso rituale.
La scena è visibile negli ultimi minuti del film Nel Regno di Napoli di Werner Schroeter del 1978. Nel cast mancano i nomi dei due artisti di strada. La doppia maschera del Carnevale campano ‘a Vecchia d’o Carnevale per la sua densità simbolica era, un tempo, la maschera preferita dai napoletani. Quel rituale, che si svolgeva in periodo quaresimale, è scomparso dalle strade di Napoli da circa 35 anni.
La ricerca dei nomi dei due artisti di strada ha motivato la raccolta di immagini d’archivio, interviste di approfondimento al cantastorie Giovanni Sgammato e al maestro Roberto De Simone.
Altrettanto significativi sono i guizzi e i bagliori di memoria dei napoletani intervistati, fra l’altro, ai Quartieri Spagnoli, alla Sanità ed al Pallonetto. Sono gli stessi Napoletani che rievocano, emozionandosi, una intensa esperienza corale che rischia di essere dimenticata.
Risulta sorprendente, ancora oggi, il frammento di un raro documento antropologico del 1973 in cui “rivive” la vecchia del Carnevale. Nella sua danza dalle movenze erotiche percorre insieme al pazzariello il Pallonetto a Santa Lucia, seguito da adulti e bambini, rendendoli co-protagonisti di quell’antico rituale.

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