Napoli e la Fondazione Morra ancora una volta palcoscenico internazionale. Torna infatti al Museo Nitsch la 13ma edizione dell'”Indipendent Film Show”, rassegna internazionale dedicata al cinema indipendente sperimentale. Una tre giorni (a partire da stasera, ore 21 fino sabato 29 giugno) di studio per approfondire la poetica del gesto e della ripresa cinematografica allontanandosi da riflettori troppo puntati sul profitto e i grandi kolossal da blockbuster, poco inclini alla ricerca di nuove strade.
L’obiettivo è chiaro sin da subito restituire al cinema il ruolo educativo e sperimentale che da tempo ormai sembra aver perso. Non stiamo tuttavia parlando di una rassegna di nicchia come troppo spesso accade quando si parla sperimentazione ma di un percorso internazionale che spazia tra generi e lavorazioni differenti. Fiore all’occhiello dell’iniziativa, nonch apripista della kermesse stasera alle 21.00, è “Lacrimosa” di Inal Sherip insignito del premio “lès frères Lumière”. La stessa sera, alle 21.30 invece è la volta di “The keyboard and the Co op”, programma incentrato su suono, musica e film scelto e curato da Guy Sherwin e che rispecchia a pieno la vocazione multimediale e della comunicazione visiva del Museo Nitsch. Si bissa ancora una volta con doppio appuntamento venerd 28 con “Light, Colour, Action!” programma curato da Lynn Loo. Una celebrazione della pellicola a colori in 16mm che dalle 21.00 guider  gli spettatori in un viaggio nella sinergia tra gli elementi proiettivi, i filtri, la pellicola e il proiettore. Alle 23.00 Loo e Sherwin uniscono l loro competenze per dar vita a “Live cinema program” , perfromance incentrata sulla sperimentazione pura. Baster  ai più curiosi sapere che ben sei proiettori 16mm saranno utilizzati come strumenti musicali. A chiudere la tre giorni di rassegna cinematografica è Emmanuel Lefrant con un programma incentrato sulla gravit . L’energia attrattiva che imprigiona i corpi regolando l’intero cosmo l’uomo in primis – al peso delle cose, può essere esorcizzata solo dall’arte e da quel “soffio esistenziale” che d  il nome al terzo programma V”Chute, Gravit, Cosmos!”.
Ultimo appuntamento è alle 23.00 per una anteprima per l’Italia. “Juke Film Boxing” di Gaelle Rouard accompagna gli spettatori dietro la tlecamera mostrando un regista che gioca con l’obiettivo e la pellicola. Il risultato è un’opera che richiede una precisione seconda solo al gioco di luci e a un immagine che lavora tra illuminazione e scomparsa. Non resta che trovare spazio in agenda per sperimentare strade alternative. Cominciando magari con l’abbandonare proprio l’ultimo blockbuster.

Per saperne di più
www.museonitsch.org

In foto, particolare della locandina che illustra la manifestazione

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