Associazione leggere conviene/ “Il quaderno nascosto” di Carlo Colasanti: quei segreti nascosti dietro la quiete di provincia

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La tranquillità di Montalto Marina viene improvvisamente interrotta in una notte di luglio del 2003. A turbare la quiete sono i lamenti di un neonato abbandonato in un cassonetto dell’immondizia.
Pina, una solitaria gattara del posto, pensa che una delle sue amate bestiole sia rimasta intrappolata ma si rende conto velocemente che si tratta dei piagnucolii di un’altra creatura, molto più preziosa. Senza esitare,
Pina corre dal suo vicino di casa, Egidio, per chiedere aiuto. Insieme, riescono a salvare il neonato che era stato abbandonato dentro un sacchetto di plastica. Per Pina il bambino diventa subito Arturo e decide di tenerlo con sé anche se Egidio non condivide quella scelta.
«Egidio si era confidato con la sua fidanzata sul mistero della gattara e del piccolo rinvenuto nell’immondizia. Lei, masticando un biscotto, lo aveva esortato a farsi i fatti suoi. Da consumata parrucchiera, infatti, sapeva gli affari di tutti quelli che frequentavano il suo negozio e si sforzava di tenerli per sé. Era stata una lezione che aveva imparato dopo aver perso più di una cliente a causa di pettegolezzi inutili», scrive Carlo Colasanti nel suo libro “Il quaderno nascosto”.
L’uomo invece decide di sfruttare a suo vantaggio il segreto di Pina, conoscendo bene la sua ricchezza accumulata negli anni ma le cose non andranno nel migliore dei modi per lui. Oltre ad Arturo, nella stessa zona nascono altri tre bambini le cui storie si intrecceranno nelle pagine del romanzo attraverso colpi di scena e momenti drammatici.
Carlo Colasanti è nato a Roma nel 1968. Il suo primo approccio alla lettura è stato con “Come il mare” di Wilbur Smith, una storia che ha risuonato profondamente in lui. Da quel momento, la lettura è diventata una parte fondamentale della sua esistenza. La sua ricerca di una crescita interiore lo ha avvicinato al mondo del coaching, una disciplina che gli ha permesso di conoscersi meglio e di aiutare gli altri a raggiungere i propri obiettivi.
Tuttavia, gradualmente è cresciuto il desiderio di dedicarsi alla scrittura che si è trasformato in realtà solo dieci anni più tardi per un evento traumatico. Nel 2008, poco prima di compiere quarant’anni, Carlo è stato ricoverato d’urgenza e sottoposto a un’operazione. Questa esperienza ha sconvolto la sua vita e ha cambiato i paradigmi che fino a quel momento l’avevano guidato.
Durante la sua convalescenza, Carlo ha dato vita al suo primo romanzo, intitolato “La paura fa quaranta”. Da quel momento, la scrittura è diventata una parte inscindibile della sua vita. Ha pubblicato “Un’insolita fortuna”, che si è classificato al secondo posto nel concorso letterario “Un libro nel cassetto”.
L’anno successivo, Carlo ha nuovamente partecipato al concorso, questa volta vincendolo con il suo romanzo “Il dittattore”. Il suo talento non è sfuggito all’attenzione dell’associazione culturale Leggere conviene, che ha scelto il suo libro “Il quaderno nascosto” per promuovere la lettura sul territorio. ( Ludovica Moraschi)
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