Un viaggio nei abissi della terra fino a toccare l’incandescente nucleo per poi risalire fino alla sommit  dell’universo è un percorso spettacolare che la rassegna Futuro-Remoto 2011, alla Citt  della Scienza di Napoli (a Coroglio), d  la possibilit  di intraprendere con la rassegna “Viaggio al centro della terra”.

Anche l’arte ne d  un assaggio con la mostra, inserita nella manifestazione di Citt  della Scienza”, dal titolo “Dalla terra instabile, quando il vulcano genera l’arte”.

Fino al 27 novembre la sala Galileo ospita per l’occasione 10 opere di Vincenzo Aulitto. L’artista puteolano è da sempre legato alla sua “terra” di origine da cui trae ispirazione e forza. Le sue opere risentono dell’area sulfurea dei Campi Flegrei, del colore caldo e acceso delle marine puteolane e del giallo della Solfatara. I suoi lavori portano con s il marchio della terra il legno e la sabbia sono i suoi strumenti essenziali che lascia ardere e bruciare al sole. Le opere tridimensionali di Aulitto sembrano voler essere circondate e abbracciate dallo spazio circostante e attraversate dall’aria calda. Totem geometrici, appuntiti e robusti. Simboliche e accentratrici le sue piramidi un po’ divinatorie, massoniche quanto bastano, che con un pizzico di protagonismo abbandonano la terra da cui sono state generate per tentare di toccare il cielo “con un dito”.

In foto, una panoramica delle opere dell’artista

Per visitare la mostra

Da luned a venerd ore 9-18, sabato e domenica ore 9-20

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