Se n’è andato con la discrezione di sempre, con l’arte nel cuore. Il suo ultimo cruccio non aver potuto vedere la sua mostra a Forio d’Ischia organizzata dalla galleria Del Monte perch problemi di salute glielo hanno impedito. Ma lui ci ha sperato fino all’ultimo. Il decano dell’avanguardia a Napoli, Renato Barisani ci ha lasciato. Domani alle 9, al cimitero Nuovissimo, cappella Risorgeremo, gli amici lo saluteranno per l’ultima volta.
Di seguito il ricordo di Linda Irace, presidente dell’associazione Tempo Libero.

Ci aveva abituati a pensare che fosse immortale. E adesso che non c’è più, parafrasando Montale, sar  "il vuoto" ad ogni nostro evento. Un’associazione culturale giovane, la nostra "TempoLibero", a cui lui aveva dato subito fiducia, accettando senza riserve di far parte del parterre della nostra prima mostra, "Donne tranne 4" promossa in occasione di un marzo donna. Fu l’inizio di un sodalizio lungo, basato sulla stima e l’amicizia che spinse il Direttivo dell’associazione a decidere di attribuire a Renato Barisani lo status di socio onorario. Fu il nostro primo socio onorario che, emozionato, conservò la nostra tessera con orgoglio e non fece mai mancare all’associazione la sua presenza. Per primi, organizzammo festeggiamenti per i suoi splendidi novant’anni con la gioia di essere suoi amici. E lui, puntuale e partecipativo, non perdeva un nostro evento, sempre in prima fila, sempre felice di esserci oggi ci restano le sue osservazioni pacate, tante foto, il ricordo della sua silenziosa approvazione. Non recitava protagonismi, Renato e la sua cifra principale è stata l’autenticit  unita ad una semplicit  disarmante che ti faceva quasi dimenticare di trovarti dinanzi ad una delle pagine più significative della storia artistica recente, di Napoli e non solo. Accanto a lui, sempre, con dedizione e non celata ammirazione, la moglie Marisa che ha avuto il grande merito di apprezzare la nostra associazione e, probabilmente, strappare al Maestro quel primo" s" Oggi è difficile trovare per lei e per tutti noi parole di consolazione Renato mancher , molto si sentir  la sua mancanza ma, come tutti gli uomini illustri, lascer  dietro di sè le sue profonde tracce, le sue parole intelligenti e, sopratutto, la sua Arte. La potente immagine foscoliana delle "urne dei grandi" che dalla chiesa di Santa Croce danno speranza e conforto alla devastata Italia del tempo, ben si presta al nostro caso Renato, con la sua grandezza artistica ed umana continuer  dal sepolcro a rappresentare la grandezza dell’arte napoletana che, tra pessime gestioni ed incomprensioni varie, continua a non riconoscere i suoi migliori talenti. E lui, che da docente ha guidato tanti giovani, da un mondo sicuramente migliore, ci star  guardando sornione, affidandoci il compito di ricordarlo alle future generazioni. Lo faremo.

Ciao, Renato!

*Presidente dell’associazione culturale "TempoLibero". A nome del consiglio direttivo e di tutti i soci.

Nella foto (di Nando Calabrese), Renato Barisani

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