Maltrattate, ferite, ammazzate. Da compagni, mariti, amici che ne diventano carnefici per domarle, ammansirle, sottometterle. Ma la loro voce resiste al tempo e si innalza al di sopra dei torti subti, anche quando non ci sono più. Perch le loro idee restano e camminano con le gambe di altre donne. E a quelle grida silenziose d  spazio Fortunato Calvino, sceneggiatore, autore e regista teatrale, viaggiando nella geografia femminile della drammaturgia nazionale, mettendo in scena, da curatore, l’evento “Voci di donna” che si terr  stasera alle 19 (con ingresso libero) nella sala del sala del Capitolo del Convento San Domenico Maggiore, promosso dall’assessorato alla cultura del Comune di Napoli e dalla societ  italiana autori drammatici.
Agli spettatori saranno proposte figure femminili differenti tra loro la vivandiera di “Io e Giovanna” di Delia Morea (pièce che trae linfa dalla vita di Giovanna d’Arco), "Filomena Soriana " di Maricla Boggio, liberamente ispirata al testo di Eduardo De Filippo "Filumena Marturano", due brevi monologhi dello stesso Calvino "Il bambino soldato", che pone l’attenzione sul terribile problema dello sfruttamento dei bambini costretti a fare la guerra; e "Mancal’aria", sulla grave situazione della "terra dei fuochi"; e delle morti innocenti causate dall’avvelenamento della terra.
La serata si concluder  con "Anime Nude" di Angela Matassa e Gioconda Marinelli (patrocinio morale dell’Unicef Campania), testo che mette a fuoco la sofferenza di Irene, Miriam, Maria, Anna, Emanuela, Jala, vittime, con altre, della furia omicida maschile.
A dare corpo all’iniziativa sar  il vigore di attrici straordinarie Antonella Morea (foto), Rita Montes, Rosa Fontanella, Gioia Miale. Accompagnate dal violoncello di Pasquale Termini .

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