“Cos fan tutte” di Mozart è un’opera godibilissima, accattivante, sensuale, piacevole. Geniale è la leggerezza con cui l’autore affronta il tema della fedelt  amorosa. Raffinatissima appare l’ironia con cui si affronta la realt , fatta ben poco di favole belle e molto più di crudeli raggiri e spietati tradimenti. L’allestimento in scena in questi giorni al San Carlo reca la firma di Giorgio Strehler, che ha colto la patina di mistero che avvolge l’opera.

Di “Cos fan tutte” i critici hanno sottolineato l’impianto razionalistico della vicenda e del libretto, che procedono lungo i binari di compiaciute simmetrie e di maliziosi giochi di specchi, in quel fantastico movimento di danza che compone, scompone e poi ricompone le coppie di innamorati, al ritmo della volont  di don Alfonso e della sua assistente, la servetta Despina. Il Guglielmo che si traveste e corteggia la sua amata per metterla alla prova è migliore del Guglielmo vero, come pure Ferrando nella versione esotica è più interessante. Segno evidente che la coppia è qualcosa di fluido e di mobile, che può modificarsi, può assumere nuove sembianze. L’eros supera la convenzione, è sempre pronto a mettere in discussione ogni cosa. Da qui il titolo, che però potrebbe suonare anche “Cos fan tutti” non bisogna farne una tragedia se la realt  della vita è bella e terribile allo stesso tempo. Nell’opera di Mozart c’è tanto sorriso, ma anche tanta piet  per chi recita l’amore con la sincerit  di cui è capace. Non è un caso se la critica defin la rappresentazione “uno spettacolo di Strehler, più che un’ennesima edizione del capolavoro Mozart-da Ponte”, tanto è potente la firma del regista che guarda con occhio ironico e distaccato le difficolt  delle relazioni amorose.

Se a questo impianto registico, sostanzialmente rispettato da Gianpaolo Corti, si fosse accompagnato un direttore d’orchestra più vigile e accorto, allora avremmo assistito a una edizione davvero straordinaria. La bacchetta di Jonathan Webb stentava a raccordare le parti e le voci, che spesso andavano senza intesa tra loro. Ottima Marina Comparato, nei panni di Dorabella, meno bravi Sofia Solovij (Fiordiligi), Nicola Ulivieri (Guglielmo) e Ferrando (Edgardo Rocha).

Efficacissime le scene di Ezio Frigerio, come pure ben riusciti i costumi di Franca Squarciapino, impreziositi dalle sapienti illuminazioni di Claudio De Pace.

Nelle foto (di Francesco Squeglia), alcuni momenti dello spettacolo

Prossimi appuntamenti con “Cos fan tutte”

gioved 14 aprile 2011, ore 19.00 (turno B)

domenica 17 aprile 2011, ore 19.00 (turno D)

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