La commedia diventa una mostra. Il sindaco del Rione Sanità prenderà forma da sabato 26 settembre e resterà esposta a Palazzo Scarpetta (sede della Fondazione De Filippo) nel cuore di Chiaia, in via Vittoria Colonna, fino al 4 dicembre 2020.
Un progetto espositivo inedito che riunisce i lavori frutto della collaborazione tra gli artisti Piero Golia, Marco Pio Mucci e Matteo Pomati.
Curata da Francesco Tenaglia, s’ispira all’opera teatrale di Eduardo, datata 1960, che in un sapiente alternarsi tra comico e tragico osserva la complessità delle vicende umane nel conflitto tra principi formali e morali riferibili al tema della giustizia.
Come spiegava lo stesso Eduardo De Filippo, non era realistica. Parte da un personaggio vivo e vero, che affonda le proprie radici nella realtà, ma poi si sgancia da essa, si divinizza, si sublimizza. Per dare una precisa indicazione alla giustizia. Non bastano le leggi a fare giustizia, ci vuole buona fede, e questa buona fede sarà assente fino a che l’uomo avrà una concezione egoistica e materialistica; finché, cioè, per raggiungere potenza e benessere personali, l’uomo si servirà delle armi della corruzione dell’inganno e della slealtà.
Da qui gli artisti sviluppano un corpus di 26 tavole disegnate in cui le autorialità si intrecciano, sino a confondersi, per lasciare al visitatore il compito di rintracciare le singole voci nel testo iconografico. Le opere realizzate per l’esposizione sono parte di un progetto, iniziato nel 2019 da Marco Pio Mucci e Matteo Pomati (Un maire en BD. Il Sindaco del Rione Sanità, 2019) presso l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi: la realizzazione di una graphic novel basata sulla sceneggiatura originaria della commedia eduardiana. A questa collaborazione si è aggiunta la partecipazione di Piero Golia.
Quest’ultimo, da sempre interessato alla costruzione di nuove possibilità in ambito didattico ma anche espositivo,
interviene su nuovi lavori nei quali Mucci e Pomati s’immedesimano nei principali protagonisti della commedia, il “sindaco” Don Antonio Barracano e “o’ professore” il Dottor Fabio Della Ragione, ritraendosi nelle loro sembianze.
 L’opera è parte del piano editoriale Sgomento ideato nel 2017 dai due artisti come piattaforma di collaborazione. Il progetto traccia linee di continuità tra arte e fumetto, ponendo l’accento sui linguaggi anziché sfumarli e coinvolgendo scrittori e curatori — per la scrittura delle trame — e artisti per la realizzazione delle copertine di ogni uscita (tra gli altri: Jared Madere, Camille Blatrix, Valentin Carron, Marcello Jori, Sidney Shen).
Milanese, Pomati, classe 1989, vive e lavora in Svizzera. La sua ricerca si concentra su metodi di stampa artigianali meccanici, l’unione di tecniche eterogenee di disegno e di assemblaggio in ambito pittorico e scultoreo. Nel 2020 aprirà Sgomento Zurigo, progetto curatoriale e spazio espositivo, con base a Zurigo.
Più giovane di un anno e beneventano, invece, Mucci, vive e lavora a Milano. Produce composizioni ibride tra astrattismo e realismo com peculiare attenzione al tema dell’autoritratto.
E’ nato nel 1974, il napoletano Golia, trapiantato in California (Los Angeles). Nel 2013 ha ricevuto un Graham Foundation Grant per l’innovazione nelle Arti e nell’Architettura.
Delle stessa generazione anche il chietino Tenaglia critico, curatore, educatore, con quartiere generale milanese. Ha scritto di arte contemporanea, tra le altre, per Esquire Italia, Rolling Stone, Pagina 99DomusIl Tascabile, Berfrois. 
In foto, particolare di una delle tavole che saranno esposte



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