“Neolaureati, formazione sul campo e occupazione”.
Questo il titolo di un importante appuntamento pubblico svoltosi il 1 febbraio scorso alla Camera di Commercio di Napoli a seguito del progetto Fixo (Formazione e Innovazione per l’occupazione) attivato dall’Assessorato allo Sviluppo del Comune di Napoli.
Si tratta di un tirocinio formativo che nell’anno 2009 (gennaio-settembre) ha visto partecipare 65 soggetti con Laurea Specialistica conseguita con il massimo dei voti a cui è stata assegnata una borsa lavoro di 400 euro mensili.
Un periodo di teoria (1-2 mesi) ed uno pratico (5-6 mesi) direttamente negli uffici e nei servizi innovativi e strategici dell’ente partenopeo. Con questo metodo è possibile trasferire ai laureati la competenza diretta dei ranghi dirigenziali praticando una formazione concreta, di alta qualit  ed a basso costo, tesa a consolidare un rapporto di conoscenza e di fiducia tra i giovani più preparati della citt  e la principale istituzione cittadina.
Ventotto giovani, pari al 43% del totale, sono stati assunti in aziende campane con contratto a tempo indeterminato.
Il connubio vincente è dimostrato dalla capacit  di sintesi messa in campo tra pubblica amministrazione (Comune di Napoli), imprese e universit  (Federico II, L’Orientale e Suor Orsola Benincasa), sperimentando dal vivo e sul campo la conoscenza di soggetti pubblici e privati che fanno incontrare la domanda con l’offerta di lavoro.
Tuttavia non mancano problemi.
Difettano molto le sinergie istituzionali (Regione Campania, Province e Comuni) come pure le imprese piccole e medie, pietra angolare del sistema economico regionale (il valore delle micro-imprese in Campania è pari al 98%), che non assumono laureati poich costano troppo. Infine l’universit . Un dato davvero preoccupante dice che ben 6.000 studenti universitari campani si iscrivono fuori regione.
Quindi assume un rilievo fondamentale la valorizzazione post-laurea legata a pratiche orientative, cos come chiede il progetto Fixo.
In un processo di destrutturazione industriale che da anni vede arretrare il prodotto interno lordo e la crescente espulsione di forza-lavoro che impoverisce le famiglie e deprime la domanda interna ed internazionale vale la pena puntare sui migliori cervelli e legarli al destino della nostra regione che deve inevitabilmente puntare sull’innovazione tecnologica e la ricerca.
Lo sforzo delle politiche pubbliche va orientato alla costruzione di condizioni logistiche ed infrastrutturali, materiali ed immateriali, capaci di trattenere /in loco/ capacit  produttive e risorse umane.
Se è vero che il 70% degli occupati al sud sono nella pubblica amministrazione (30% nel settore manifatturiero), esattamente il contrario di quanto accade al nord, l’esperienza dei 65 giovani tirocinanti va ad irrobustire quella capacit  innovativa di cui gli enti locali sono poco permeati. Un modo per svecchiare processi burocratici elefantiaci che non catturano l’efficientamento di pratiche giuridico-amministrative e l’offerta di servizi pubblici allo stato di bassa qualit .
Rimane principale la responsabilit  in capo agli attori dello sviluppo locale affinch esperienze del genere crescano fino a sovvertire un caotico operare non avvezzo a creare avanguardia culturale e quindi emancipazione sociale.
Quest’anno altri 25 laureati stanno partecipando al progetto Fixo e finiranno a maggio 2010 con la speranza di farsi conoscere dalle aziende ed avere un contratto, probabilmente il primo contratto di lavoro della loro vita.

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