La Compagnia Ribolle alla Galleria Toledo, teatro stabile d’innovazione, fino all’8 gennaio 2017 presenta Il Circo delle Bolle di Sapone in Su, idea e regia di Michelangelo Ricci. In scena Maria Grazia Fiore, Maurizio Muzzi e Simona Baldeschi. Animatori: Giusi Salvia, Giuseppe Scavone, Flavia Sciorilli, Ida Ricci, Wilma, Fabio Buonocore e con il Mastro Bolla Fabio Saccomani. Nella tradizione napoletana dall’8 dicembre la città si veste di addobbi e allestimenti scenografici luminosi natalizi.
Quest’anno, Napoli ha proposto un vario e copioso programma di eventi per adulti e bambini in collaborazione con Musei e associazioni culturali. Nàlbero, albero finto con 35.000 tubi è il simbolo della città in questo Natale 2016. Vive, respira aria di mare, parla ai turisti di Napoli, città di millenaria cultura vivace estroversa, sempre prima tra le avanguardie, sviluppata a contatto sin dalle origini con i paesi del Mare Nostrum.
Città magica come fata che ti ammalia. Ha come protettrice Partenope una Sirena amante di Ulisse figura di un mondo poetico che ha ispirato tanti artisti. Ma ha più di un Santo venerato come protettore che stupisce con la liquefazione del proprio sangue in date fisse ogni anno. Il popolo definisce tale miracolo come ciclo mestruale della giovane Sirena ancora viva tra noi.
Una città abitata su crateri ha creatività vulcanica che infonde in altri artisti che vengono per conoscere e poi rimangono. Unica ad avere l’ingresso all’Inferno ritenuto posto ameno per picnic e villeggiare. Nàlbero è una macchina da festa del XVIII secolo che con le altre, volute da Carlo III, si ergevano festose nelle grandi ricorrenze dinanzi Palazzo Reale. E’ un giocattolo. Offre la possibilità di entrare al suo interno, visitarlo, salire a piedi o in ascensore fino al 30° piano, ascoltare dialetti e lingue estere, ti regala emozioni con il suo telescopio che scruta il cielo da 18 metri di altezza e fa vedere scatti dei vicoli di Sergio Siano. Non è un giocattolo ma un faro sulla baia, il classico albero di Natale originale per avere le sorprese al suo interno, il presepe ideato dalla fede del napoletano con i tronchi d’albero nel 1025 nella chiesa di S. Maria ad presepe e poi elaborato, nei secoli, dalla fantasia dei scenografi e dagli artigiani di via S. Gregorio Armeno. E’ l’art.1 della nostra Costituzione “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro…”.  La cultura crea lavoro. Il teatro, oltre agli attori, regista, commediografo, ha decine di lavoratori che operano dietro le quinte.
In questo festoso originale dicembre, Napoli ha il primato di Nàlbero, ideato da napoletani ma realizzato anche da stranieri, e i clown della Compagnia Ribolle, giovani studenti di città diverse accomunati dalla passione per l’arte del mimo e dal fascino del Circo. Invece di andare a Torino, sono venuti a Napoli, ai primi giorni di dicembre, per celebrare l’apertura della stagione natalizia partenopea.
Garbati messaggeri del gioco che seduce adulti e bambini hanno invaso la città con le loro infantili gioiose incredibili bolle di sapone. Numerose e irresistibili apparizioni a sorpresa, incantando bambini e genitori in street-happening, davanti alle scuole, nei mercatini, lungo le vie e le piazze dei diversi quartieri della città per farsi conoscere e per conoscere la città. Hanno vissuto nel centro storico, museo a cielo aperto giorno e notte, come studenti di Sociologia per studiare usi e costumi, lingua e gestualità di adulti e ragazzi, venditori ambulanti, bottegai, dei tanti turisti. Certamente i giovani attori non hanno trascurato una gustosa conoscenza della cucina casareccia, pizzeria, pasticceria.
Stare a proprie spese per circa 20 giorni prima di andare in scena è prova sufficiente della loro passione per l’arte circense che hanno mostrato sul palco di interpretarla con vivace e deliziosa originalità.
Sul palco tre ampie bacinelle, vari cerchi lunghe aste con spago a parete, Muzzi, Fiore, Baldeschi e gli altri sparsi in sala nel ruolo di mimi, spettatori, ausiliari nel contenere l’imprevedibile vivacità dei piccoli, Michelangelo voce e regia, musica molto nota e da circo tra cui brani di Nino Rota.
In platea, gioia in quantità straripante espressa da corpi di ogni età che si agitano, saltano, ballano seduti a tempo di musica, mani che applaudono o seguono i movimenti dei tre protagonisti frenetici instancabili vivaci mimi clown sul palco. Lo spettacolo è un susseguirsi di filastrocche di Gianni Rodari senza parole solo con bollicine di ogni forma e misura che escono quasi magicamente dai tre catini simili a piccoli laghi in cui si pescano centinaia di pesciolini trasparenti che volano tra palcoscenico e sulle teste in sala.
E’ il circo fatto in casa. Spettacolo sempre diverso perché partecipa il pubblico unico suggeritore e ispiratore del recitato che deve essere improvvisato. Simona Baldeschi si fa più notare per le sue capacità di assumere il ruolo di regia in scena. Lei capta gli umori, la capacità di seguire, la cultura del pubblico e si accinge a guidare gli altri dialogando a gesti con la regia. Lo spettacolo affascina come una donna dotata di quella bellezza “acqua e sapone” che ti porta ad amarla subito perché non ha trucchi. Sa di fresco genuino candore, uscita dalla doccia o appena sveglia ancora a letto.
Tutto avviene in scena, sul palco, in platea. Gesti semplici quasi spontanei. Centinaia di globi iridescenti, che si susseguono, saltano, si incrociano, salgono, scendono, spariscono. Sono sogni, fantasie, desideri, attimi di gioie, sorrisi di sconosciuti che appaiono ma non sono per te; sono sorti da ricordi.  Ho visto bambini felici, partecipi come adulti. Ogni bambino, se rispettato come adulto di pochi anni, sarà un ottimo docente, politico, imprenditore, comunque non assassino ma uomo amante della Libertà e della Pace.
Da questo Natale, l’originale Nàlbero e i giovani mimi attori della Compagnia Ribolle con la  passione di fare teatro regalando gioia trasformano l’antico detto “Vedi Napoli e poi ritorni”.

 

Galleria Toledo teatro stabile d’innovazione

via Concezione a Montecalvario, 34 Napoli

t.+39 081425037

linea 1 M / stazione Toledo / uscita Montecalvario

orari ore 17.30

 

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