L’arte ai tempi dell’alta velocit . Recentemente il quotidiano inglese “The Daily Telegraph” ha incoronato la neonata stazione Toledo (Linea 1 della metropolitana di Napoli) come la più bella d’Europa. Una regina che presto vedr  la sua struttura architettonica arricchirsi e finalmente completarsi, con la statua equestre de “Il cavaliere di Toledo”, opera di William Kentridge che questo sabato alle 18.00 inaugurer  non solo la piazzetta della metro che tutta Europa ci invidia, ma anche la “Notte d’Arte”, “veglia culturale” organizzata dal comune partenopeo.
Il riconoscimento di reginetta del vecchio continente – di per s prestigioso data la caratura delle concorrenti in gara – assume il valore aggiunto di conferma per un team che da 6 anni, si occupa della restaurazione e manutenzione di 45 opere d’arte dislocate lungo la Linea 1 della metropolitana partenopea L’Accademia di Belle Arti, Metropolitana di Napoli e Metronapoli Spa. Ma soprattutto la passione di 60 giovani allievi della Scuola di Restauro dell’Accademia.
Squadra vincente non si cambia. Proprio per questo è stato raggiunto un nuovo accordo triennale per il prosieguo di un progetto che ha fatto scuola. Con i suoi 5 “cantieri scuola” ultimati infatti, ha saputo coniugare competenza e passione, offrendo a 60 giovani studenti della Scuola di Restauro dell’Accademia non solo di formarsi sul campo, ma di godere di borse di studio finanziate da Metronapoli. Un progetto destinato a crescere grazie ai finanziamenti non solo confermati, ma addirittura raddoppiati i 30.000 euro stanziati per la manutenzione ordinaria delle stazioni d’arte (affidata a 3 giovani neolaureati), si inseriscono nel più ampio sforzo di cura e restauro che si aggira intorno ai 90.000 euro.
Il circuito virtuoso instaurato tra mondo accademico e bene pubblico, ha nella chiusura del restauro delle quattro opere monumentali della fermata di Salvator Rosa il suo fiore all’occhiello. Il progetto, coordinato dal direttore dell’Accademia Giovanna Cassese e dal direttore di restauro Ignazio di Bella, ha coinvolto 8 allievi della Scuola di Restauro che hanno restituito al percorso artistico “underground” , “Lem” e “Atomo” di Alex Mocika, “Ritmo nello spazio” di Renato Barisani e la scultura bronzea “Monumento al Poeta” di Nino Longobardi.
Il cantiere-scuola di Salvator Rosa è la testimonianza non solo della creazione di nuova forza lavoro qualificata, ma anche della lotta ad atti di vandalismo possibile solo con la cultura della cura e del restauro. Come afferma Giovanna Cassese, salvaguardare la metrò dell’arte non vuol dire solo restaurarla, ma conoscerla. Proprio per questo ogni marted alle 10.30 i cittadini e i turisti, previo acquisto del titolo di viaggio, potranno godere di visite guidate, totalmente gratuite, alla metrò più bella d’Europa e alla stazione di Universit .
Un percorso che porter  i cittadini alla scoperta di un vero e proprio museo sotterraneo, che nell’aprile 2013 si arricchir  grazie all’installazione delle opere di Felice Pignataro nella stazione di Piscinola. L’ultimo tassello di una metropolitana che, come racconta l’Assessore alla Cultura Antonella di Nocera, con la sua bellezza è riuscita a leggere nell’animo dei suoi viaggiatori.

Per saperne di più
www.metro.na.it/metro/index.php

In foto, due opere prima e dopo il restauro in alto, l’atomo; in basso, la scultura di Barisani. Scatti di Fabio Donato

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