Una festa tra amici, con una new entry, la musica da camera. La conferenza stampa  ospitata nel bistrot “Dialetti” , in vico Satriano, cuore di Chiaia per  presentare al pubblico la nuova stagione culturale  Live in Villa di Donato settecentesca dimora in piazza Sant’Eframo, angolo antico di napoli. A celebrare la terza edizione della rassegna, c’erano la padrona di casa, Patrizia de Mennato e i suoi collaudati compagni di strada: in primis, l’attrice Anna Maria Ackermann e il musicista Brunello Canessa.
In scena, il coraggio di offrire alla cultura il ruolo di primadonna, in una variegata rete di progetti. Così Napoli si conferma città capace di produrre strategie creative.
Si parte domenica 30 settembre, alle 20,30, con il concerto del sestetto Stradivari dell’Accademia di Santa Cecilia, Brahms&Beer. Il titolo allude all’esperienza del compositore tedesco che incontrò la passione della propria vita, la musica, proprio nelle birrerie: vi accompagnava il padre contrabbassista che suonava lì nella prima metà dell’Ottocento. La musica classica si ascoltava dovunque, come accade ora con il jazz e il blues, anche nei luoghi in cui si andava per chiacchierare, mangiare e bere.
Il sestetto (fondato da David Romano con Marlene Prodigo, David Bursack, Raffaele Mallozzi, Sara Gentile, Diego Romano, foto) presenterà nella limonaia della villa il loro ultimo lavoro discografico dedicato ai capolavori per sestetto n.1 op.18 e n.2 op.36 di Johannes Brahms accompagnati da birra artigianale alla liquirizia dell’Amarelli, azienda storica produttrice di liquirizia, sponsor della serata, prima della cena offerta dalla casa.
Anche il teatro proporrà grandi emozioni proprio a partire dalla signora Ackermann, direttrice artistica della sezione che venerdì 19 ottobre farà vibrare “La voce umana” di Jean Cocteau. Tanto spazio alle nuove generazioni e tra i testi proposti anche quello di Delia Morea, Io e Giovanna, ispirato alla pulzella d’Orleans (tratto dalla raccolta “La voce delle mani. Quattro donne in scena” edito da ilmondodisuk) con due due attori di lungo corso e provata bravura, Tina Femiano e Lucio Allocca.
Grande novità “Max 70”,  programma di musica da camera che avrà un numero limitato di spettatori (settanta, appunto). «Proporremo un cartellone ricco di ospiti: sette concerti per la platea intima e suggestiva, del salone di Villa di Donato. Protagonisti d’eccezione il Quartetto Adorno per l’inaugurazione della rassegna, il 28 gennaio, con un programma beethoveniano. In cartellone il Quartetto Elsa, giovanissimi musicisti romani, la Bass Gang, poker di contrabbassi in un repertorio che spazia da Bach a Piazzolla, Fabien Thouand primo oboe del Teatro Alla Scala di Milano. Ancora, il Quartetto Henao, composto interamente da membri dell’orchestra sinfonica della Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Quartetto di Giuseppe Verdi, una serata dedicata al genio russo di Dimitri Sostakovic con protagonista la sua musica e le sue “parole” interpretare dall’attore Fiorenzo Madonna».
Arricchiranno il calendario della kermesse ancora “La Musica ha trovato casa” (curata da Canessa), “OFF – Artisti di Passaggio”, iniziativa coordinata da Giuseppe Fontanella e le  mostre Internazionali allestite da Art1307 ideate da Cynthia Penna che inaugura il ciclo espositivo con Pietro Pirelli, artista poliedrico che si muove fra light-design, istallazione sonora e scultura. I lavori d’autore respireranno dal 23 novembre 2018 nelle sale di Villa di Donato, collegati alla grande mostra che lo vede protagonista pure al Pio Monte della Misericordia.
Da non perdere nemmeno il teatro canzone  di Giacomo Casaula:  «Un genere espressivo- afferma il regista- che si estrinseca attraverso forme di teatro strettamente legate sia alla parola che alla musica. La sua struttura è costituita da un’alternanza sincronica di canzoni e monologhi. Nel 2003 viene presentata e approvata in Parlamento una proposta di legge volta al riconoscimento e alla tutela del genere artistico “Teatro-canzone” come bene culturale. I monologhi, i testi e le musiche si coniugano in una rappresentazione che fonde la canzone d’autore all’approccio dialogico con lo spettatore e si sofferma su tematiche di forte impatto sociale, culturale ed umano. Questa forma d’arte, lanciata da Sandro Luporini e Giorgio Gaber agli inizi degli anni’70, trova oggi un riscontro vivo e attuale. Al di là di vari spettacoli relativi a monologhi, testi e musiche di autori ben noti, la punta di diamante di questo progetto è lo spettacolo inedito “G ritorna a Teatro” con canzoni e monologhi orientati allo sguardo della realtà contemporanea. Abitudine, moda dell’empatia, leggerezza, nuovo yuppismo, precarietà, integrazione, amore, Napoli».
Un contributo prezioso agli appuntamenti viene dall’imprenditoria (locale e non) come il pastificio dei fratelli Setaro, la Masseria Giòsole (la baccaleria) e Carpené Malvolti.
Per saperne di più
http://www.villadidonato.it/

 

 

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