Il museo Madre chiude il 2023 presentando il nuovo programma espositivo per l’anno 2024 che, in realtà già da questo mese di dicembre, si anticipa con alcuni contenuti-preview per richiamare quello che verrà.
Infatti è già possibile vedere al piano terra trasformato in una sala proiezioni, la rassegna cinematografica “L’ombra dell’albero / The Shadow of the Tree”, curata da Martha Kirszenbaum, in lingua originale con sottotitoli in inglese e articolata in sei video, dal documentario al lungometraggio.
Kirszenbaum presenterà fino al 7 febbraio le opere di artisti provenienti dalla regione mediterranea del Middle East / North Africa, seguendo il filone scelto dalla direzione artistica di Eva Fabbris, che vuole indagare i progetti espositivi legati al territorio del Mediterraneo.
Un altro appuntamento chiave sarà la retrospettiva completa di Tomaso Binga, ossia Bianca Pucciarelli Menna (foto in basso) e la sua carriera tra performance e poesia visiva.


E particolarmente importante sarà anche la realizzazione della mostra “Gli anni” basata sul romanzo di Annie Ernaux, Nobel per la Letteratura nel 2022. Allestita al secondo piano, accoglierà opere che riporteranno alla mente momenti significativi della storia sociale e artistica del territorio e che incroceranno opere di altre collezioni come quelle di Capodimonte o del Parco Archeologico di Pompei. La mostra è concepita in divenire, quindi si arricchirà nel tempo di contenuti diversi.
Prevista, inoltre, una grande collettiva dedicata all’arte del territorio brasiliano, una personale del pittore albanese Edil Hila e un’esposizione su Pietro Lista. Infine, proseguono i percorsi di ricerca e valorizzazione come quello per l’artista giapponese Kazuko Miyamoto, che sarà seguìto anche a Vienna con la curatela della direttrice Eva Fabbris.

Per saperne di più
www.madrenapoli.it

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