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Qui sopra, la copertina del libro con opere di Maraniello. In alto, il salone della Meridiana

Un melograno nel giardino della Vanella. Così riprendono  le attività culturali del  Museo archeologico nazionale di Napoli. Dopo la breve pausa estiva.
Sabato 7 settembre, alle 11.15, sarà piantato un nuovo albero, simbolo dell’adesione all’iniziativa mondiale proposta da Alejandro Jodorowsky per sensibilizzare l’opinione pubblica dopo i devastanti incendi della foresta amazzonica: il melograno sarà dedicato a Olivia Arevalo  Lomas, leader dei popoli indigeni del Perù, assassinata per le sue battaglie in nome dei diritti civili e della salvaguardia ambientale.
Ma già domani, mercoledì 4 settembre, il Mann si anima di voci con la  giornata di Studio “Dialogo euro-mediterraneo. Iberi e Etruschi nel Mediterraneo Antico”, organizzata insieme a Aion Cultura, in collaborazione con il dipartimento di archeologia dell’Università di Jaèn e con la Rete Ruta de Los Fenicios en Espaňa.
Si prosegue venerdì 6 settembre (ore 9) nella Sala Medicea del Museo MAEC di Cortona, avrà lo scopo di analizzare, anche alla luce degli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa, la ricaduta turistica, sociale ed economica della gestione delle aree archeologiche.
In sinergia con l’Università Suor Orsola Benincasa darà vita (7/8 settembre) al convegno La pittura parietale aniconica e decorativa fra tarda antichità e alto Medioevo. Territori, tradizioni, temi e tendenze, anticipazione del XIV Colloquio Internazionale Aimpa (Napoli/Ercolano, 9-13 settembre).
Giovedì 12 (ore 17) sarà presentato il catalogo della mostra “Orogenesis” di Juliana Cerquiera Leite.  Venerdì 13 (ore 17), si chiude  “Mediterraneo”, percorso organizzato dalla Biblioteca del Museo in collaborazione con la casa editrice “Il Filo di Partenope”: prevista la partecipazione del fotografo Antonio Biasiucci, degli scrittori Marco De Gemmis, Eugenio Lucrezi, Paola Nasti, Enza Silvestrini e Luigi Trucillo, degli artisti Chiara Arturo e Vincenzo Rusciano.
E nel percorso di valorizzazione del patrimonio librario, voluto dalla Biblioteca del Mann si inserisce  l’esposizione Vola alta, parola. Trent’anni di Colophonarte: inaugurazione mercoledì 18 settembre alle 17.
Un tuffo nel viaggio culturale tracciato dalla casa editrice bellunese che, dal cuore delle Dolomiti, ha esportato simbolicamente, in Italia e nel mondo, un modus ricercato di concepire il libro, inteso non soltanto come oggetto, ma soprattutto come opera d’arte.
Nei volumi, che si potranno ammirare nel Salone della Meridiana sino all’11 novembre, opere dei più importanti artisti contemporanei italiani e stranieri. Tra questi: Mimmo Paladino, Enrico Castellani, Giuseppe Maraniello, Arnaldo Pomodoro, Lucio Del Pezzo, Kounellis, Enrico Baj, Emilio Isgrò, Giorgio Griffa, Roberto Barni, Giulio Paolini, Hermann Nitsch.
Per saperne di più
https://www.museoarcheologiconapoli.it/it/

 

 

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