I fiori musicali. Viaggi tra antico e moderno. Dal 26 maggio al 15 giugno nell’antico refettorio del monastero di Regina Coeli, in Vico San Gaudioso si svolgerà la rassegna organizzata e promossa dall’Associazione Dissonanzen in collaborazione con l’associazione “L’Atrio delle Trentarè Onlus”. Quattro appuntamenti alle 18 con visita guidata al Chiostro monumentale del Monastero napoletano.
La manifestazione mette a confronto, come spesso accade nella programmazione di Dissonanzen, musica antica, moderna e contemporanea, valorizzando anche alcuni giovani talenti e repertori poco frequentati.
Spiega Come Tommaso Rossi, presidente dell’Associazione Dissonanzen: «Sono entrato per la prima volta nell’antico refettorio del Monastero di Regina Coeli solo pochi giorni fa e mi ha colpito la magia di questo luogo, uno dei tanti gioielli nascosti della nostra città.  Mi hanno colpito soprattutto i magnifici fiori dipinti sul legno delle pareti, tutti diversi, tutti coloratissimi e ho pensato al fatto che molte raccolte di musiche del passato avevano il suggestivo titolo di fiori musicali che è anche il titolo di questa iniziativa. Un vero e proprio dialogo tra mondi sonori differenti, e repertori legati a strumenti diversissimi tra loro: dalla chitarra al violino, alla fisarmonica, passando per la musica popolare europea tra Trecento e Seicento».
L’antico refettorio del Monastero di Regina Coeli è un complesso che si sviluppa accanto all’ospedale degli Incurabili e costituito dalla chiesa del tardo XVI secolo, con facciata rinascimentale e interno di sfavillante barocco, dal convento delle suore lateranensi, e dal bellissimo chiostro dove un tempo si coltivavano erbe medicinali, e, dall’Antico Refettorio.
La facciata è in stile rinascimentale, l’impianto della Chiesa obbedisce ai canoni della Controriforma: la pianta è a navata unica con cappelle laterali. Un luogo che coniuga religiosità e bellezza: tanti gli artisti che vi hanno lavorato tra cui Massimo Stanzione, Luca Giordano, Pietro Bardellino, Lorenzo Vaccaro.
Si parte domenica 26 maggio con il giovane chitarrista Vincenzo Caiafa, laureato al Conservatorio Cimarosa di Avellino sotto la guida di Aniello Desiderio. Caiafa presenterà un programma in cui si alternano le suggestioni antiche di Johann Sebastian Bach (trascrizioni dell’Andante dalla Sonata n. 2 per violino e Allemande dalla Suite n. 2 per clavicembalo) con tre brani moderni di Stephen Goss, Nuccio D’Angelo e Leo Brouwer.
Domenica 2 giugno, in scena Daniele Colombo (foto), violinista, concertino dell’Orchestra del Teatro di San Carlo e storico componente dell’Ensemble Dissonanzen. La dialettica tra antico e moderno è la cifra anche di questo interessantissimo appuntamento in cui si confrontano, in un dialogo serrato, composizioni per violino solo di Georg Philipp Telemann e Joel Philip Friedman, di Giuseppe Tartini e Patrizio Marrone, di Johann Sebastian Bach, Franco Donatoni e Fernando Otero.
Sabato 8 giugno, tra Nord e Sud dell’Europa. Il progetto Ho visto il lupo, la volpe, la lepre ballare vede Alessandro de Carolis ai flauti, Carmine Scialla alla chitarra battente e Antonino Anastasia alle percussioni. Si salta da una composizione strumentale del Trecento fiorentino alle follie di Spagna, dal barocco di O’ Carolan alle musiche della Napoli seicentesca: sonorità distanti unite da una chiara matrice popolare e accomunate dalla forza della pulsione ritmica, dall’energia della danza.
Si chiude sabato 15 giugno con il brillante giovane fisarmonicista Pietro Paolo Antonucci che alterna a musiche di Domenico Scarlatti e Johann Sebastian Bach brani di Astor Piazzolla, Franco Donatoni, Jukka Tiensuu e Schöne Minka.

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Monastery Regina Coeli/ Musical flowers in the old refectory. Ancient and modern dialog in a journey into beauty

Musical flowers. Journeys between antiquity and modernity. From May 26th to June 15th, in the ancient refectory of the monastery of Regina Coeli in Vico San Gaudioso, will be held the review organized and promoted by the association Dissonanzen in collaboration with the association “L’Atrio delle Trentarè Onlus”. Four appointments at 6 p.m. with a guided tour of the monumental cloister of the Neapolitan monastery.
As is often the case in Dissonanzen’s programming, the event will bring together ancient, modern and contemporary music, while also highlighting some young talents and lesser-known repertoires.
Tommaso Rossi, president of Dissonanzen, explains: “I entered the ancient refectory of the Regina Coeli monastery for the first time a few days ago and was struck by the magic of this place, one of the many hidden jewels of Naples. I was particularly struck by the magnificent flowers painted on the wood of the walls, all different, all colorful, and I thought about the fact that many musical collections of the past had the evocative title of musical flowers, which is also the title of this initiative. A real dialog between different sound worlds and repertoires related to very different instruments: from the guitar to the violin, to the accordion, through European folk music between the 14th and 17th centuries”.
The ancient refectory of the convent of Regina Coeli is a complex located next to the Hospital of the Incurables, consisting of the church, built at the end of the 16th century, with a Renaissance façade and a splendid Baroque interior, the convent of the Lateran nuns and the beautiful cloister, where medicinal herbs were once cultivated, and the ancient refectory.
The façade is in Renaissance style, the layout of the church follows the canons of the Counter-Reformation: the plan is a single nave with side chapels. A place that combines religiosity and beauty: many artists have worked here, including Massimo Stanzione, Luca Giordano, Pietro Bardellino, Lorenzo Vaccaro.
It starts on Sunday, May 26th, with young guitarist Vincenzo Caiafa, a graduate of Avellino’s Cimarosa Conservatory under the guidance of Aniello Desiderio. Caiafa will present a program alternating ancient suggestions of Johann Sebastian Bach (transcriptions of Andante from Sonata No. 2 for violin and Allemande from Suite No. 2 for harpsichord) with three modern pieces by Stephen Goss, Nuccio D’Angelo and Leo Brouwer.
On Sunday, June 2nd, Daniele Colombo, violinist, concertino of the San Carlo Theater Orchestra and longtime member of Ensemble Dissonanzen. The dialectic between ancient and modern is also the hallmark of this very interesting event in which compositions for solo violin by Georg Philipp Telemann and Joel Philip Friedman, by Giuseppe Tartini and Patrizio Marrone, by Johann Sebastian Bach, Franco Donatoni and Fernando Otero are compared in a close dialogue.
On Saturday, June 8th, between North and South Europe. The project Ho visto il lupo, la volpe, la lepre ballare features Alessandro de Carolis on flutes, Carmine Scialla on chitarra battente and Antonino Anastasia on percussion. It jumps from a 14th century Florentine instrumental composition to the follies of Spain, from the Baroque of O’ Carolan to the music of 17th century Naples: distant sounds united by a clear folk matrix and united by the power of rhythmic drive, the energy of dance.
The festival closes on Saturday, June 15th, with the brilliant young accordionist Pietro Paolo Antonucci, who alternates music by Domenico Scarlatti and Johann Sebastian Bach with pieces by Astor Piazzolla, Franco Donatoni, Jukka Tiensuu and Schöne Minka.
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