Si potrà visitare da vicino la mostra “Sing Sing. Il corpo di Pompei”, che il fotografo Luigi Spina dedica agli ormai mitici depositi nei sottotetti del Museo archeologico nazionale di Napoli, è nata dalle suggestioni. Dai reperti alla vita, duemila anni fa come oggi
Spiega Spina: «Guardando il pane carbonizzato, intatto, ho immaginato il panettiere che lo fece quella notte: non ebbe più un giorno. Penso a quel pane che conserva intatto il desiderio della vita. Mi aggrappo al corpo di Pompei come se fosse il mio».

In pagina, due scatti della mostra


 
Dopo l’emergenza da Coronavirus, sarà possibile l’accesso alle sale della Villa dei Papiri del Mann dal 21 gennaio al 30 giugno 2022. Il percorso, anticipato online sui canali social del Museo durante il lockdown, è stato presentato a inizio ottobre in occasione della manifestazione MIA Fair 2021 di Milano.
Cinquanta fotografie in bianco e nero tracciano un itinerario di ricerca tra le celle dei depositi Sing Sing, alla scoperta della vita quotidiana che animava le città vesuviane: candelabri, vasellame, lucerne, piccole sculture in bronzo, monili sembrano quasi identità molteplici in cerca d’autore.
Miglior fotografo italiano del 2020 secondo Artribune Spina non smette di stupire: torna al Museo dopo il viaggio fotografico di “Diario mitico”: dalla colossale bellezza dei capolavori della Collezione Farnese all’aura di segreto dei depositi, il cambio di prospettiva appare copernicano.
La mostra, cui è dedicato un raffinato volume edito da 5 Continents Editions, sarà presentata il 21 gennaio dal Direttore del Museo Paolo Giulierini, dal fotografo Luigi Spina, dall’editore e fondatore di 5 Continents Editions Eric Ghysels, dal regista e autore di Rai Radio 3, Diego Marras.

Responsabile Ufficio Comunicazione MANN

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