Quattro nuove opere entrano in collezione al Madre.  Rasna?di Camilla (Oli) Bonzanigo, The upcoming Polar Silk Road di Elena Mazzi, e Mind the gap di Paolo Puddu, tre dei progetti vincitori di Cantica21, che saranno prodotti entro il 30 giugno 2021 con il video inedito (foto) doan yu tell no one I made it dell’artista Justin Randolph Thompson, commissionato per la XVI Giornata del Contemporaneo Amaci.
L’opera commissionata a Randolph Thompson è un cortometraggio filmato in super8  narrato attraverso due fonti distinte (Nell’Affrica Italiana scritta da Ferdinando Martini nel 1891 e un discorso tenuto da Leopold Senghor a Firenze nel 1962): si sofferma sul colonialismo italiano in Africa e sul compito che l’Africa si assume di umanizzare l’Europa e l’America.
I colpi di 2 pugili sono rivolti a un ipotetico avversario immaginario sotto un arco di trionfo e una consigliera comunale legge nel Salone dei 500 di Palazzo Vecchio il discorso che Senghor diede nello stesso luogo più di mezzo secolo fa.
Il titolo del cortometraggio si riferisce a una frase tratta dai Canti Pisani di Ezra Pound e evoca il disconoscimento dell’autorialità. Il filmato sarà presentato online il 5 dicembre 2020 e entrerà a far parte della collezione del museo. 
Il progetto della trentaseienne emiliana Elena Mazzi The upcoming Polar Silk Road  è un’installazione dedicata ai cambiamenti ambientali e verrà presentata in anteprima nel grande progetto espositivo sull’ecologia politica al Madre  Rethinking Nature la prossima estate.
Mind the gap del napoletano Paolo Puddu (classe 1986) è calata nel periodo storico che stiamo vivendo rispetto alle sue declinazioni sociali: la scultura nasce dall’analisi delle difficoltà relative al distanziamento per le persone con disabilità visiva. La traccia scultorea in alfabeto braille consente di riappropriarsi del tatto e analizzare il significato che attribuiamo a questo concetto nell’era del digitale.
L’opera Rasna? della più giovane dei 3, nata a Milano nel 1989, è dedicata allo studio delle antiche tecniche di oreficeria etrusca applicate a forme di arte contemporanea e al rapporto tra arte, scienza e cosmologia.

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