La nostalgia per la banale e semplice quotidianit  viene immortalata dall’artista afghano Rahraw Omarzad. La galleria Overfoto (vico San Pietro a Maiella 6, Napoli) inaugura sabato 7 febbraio (ore 19), “The third one” video-installazione dell’ artista Omarzad nato nel 1964 a Kabul, dove vive e lavora anche come curatore e insegnante. Presenter  Vito Campanelli, docente di Teoria e tecniche delle comunicazioni di massa presso l’Universit  degli Studi di Napoli “L’Orientale”.
Nel video che d  il titolo alla mostra, lo stile asciutto e essenziale, cos come quello degli altri lavori che saranno in parte proiettati e in parte mostrati su monitor, concentra lo sguardo sulla figura della donna, e esprime una poetica di rivendicazione del ruolo creativo per eccellenza, a lei assegnato dalla natura stessa, e dunque del diritto all’esercizio di tale funzione e alla libert  di espressione.
L’attenzione dell’artista verso la questione femminile è frutto di un coraggioso impegno quotidiano sul campo. Egli è infatti direttore, sin dalla sua nascita nel 2004, del CCAA (Center for Contemporary Art Afghanistan), istituzione indipendente per l’insegnamento e la diffusione dell’arte contemporanea, che vanta, tra le iniziative più degne di nota, la creazione del Centro artistico femminile, impegnato nella rimozione dei numerosi ostacoli che hanno finora impedito alle donne afgane di apprendere le materie di tipo artistico e di potersi esprimere liberamente attraverso di esse. Attualmente 60 donne residenti a Kabul frequentano quotidianamente il centro, dove seguono corsi di pittura, fotografia e tecniche video.
Omarzad insegna inoltre alla facolt  di belle arti dell’Universit  di Kabul ed è redattore capo della rivista d’arte Gahnama-e-Hunar.
Scrive Campanelli “Con i suoi video Rahraw Omarzad racconta la realt  quotidiana di un paese, l’Afghanistan, nel quale la sfera privata è stata, troppo a lungo, sopraffatta dalla Storia. Le immagini dell’infinita serie di guerre che hanno devastato e continuano a insanguinare questa regione centro-asiatica finiscono per annullare, nel nostro immaginario, ogni ipotesi di quotidianit .
Eppure a Kabul, come altrove, si continua a vivere, giorno dopo giorno. Dall’alba al tramonto si coltivano speranze e si sperimentano delusioni, ci si affaccenda in questioni da nulla o in imprese titaniche, si vivono preoccupazioni minime cos come laceranti dissidi interiori”.
L’esposizione sar  visitabile fino al 2 marzo e rientra tra le iniziative che si pongono contro il sistema della camorra.

Orari di apertura
mart-ven, h 1100-1300/1630-1930, sab h 1100-1400
Per informazioni www.overfoto.it
e.mail info@overfoto.it

Nelle foto,Nelle foto, il lavoro di Omarzad

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