Riqualificazione artistica e rigenerazione sociale. Nella periferia est di Napoli un progetto che utilizza l’arte come espressione dal basso. Nato nel 2015, su iniziativa e a cura di INWARD Osservatorio sulla Creatività Urbana, per portare la luce su quelle che oggi vengono definite le “nuove centralità”, ovvero le periferie, e far sì che questi luoghi siano al centro di un racconto diverso rispetto alle cronache cittadine, ha come scenario il Parco Merola di Ponticelli. Un complesso residenziale, nato dopo il terremoto del 1980, caratterizzato da una forte dispersione scolastica e un’alta densità di disoccupati. Così come è stato concepito e realizzato, resta un’isola deserta all’interno della stessa periferia che già di per sé affronta il problema di essere separata e lontana dal centro, ovvero da tutta una serie di servizi, a partire da quelli essenziali.
L’associazione culturale Arteteca – al cui interno opera dal 2006 INWARD – insieme alla rete di organizzazioni sociali, culturali e volontari, hanno “adottato” dal 2015 il Parco Merola e le sue 160 famiglie, nella convinzione che la conquista del bello possa innescare sviluppo e nuove opportunità. Questa la sfida che, da oltre due anni cerca, attraverso proposte e azioni diverse, di ricucire quel gap che nel tempo ha creato differenze sociali per costruire una società che sia maggiormente inclusiva.
Rendere i residenti partecipi del cambiamento e dare ai giovani un’alternativa, sono le premesse alla base dell’intervento dell’associazione che dal 2004 opera nella periferia orientale di Napoli e in particolare nel parco di Ponticelli, conosciuto ormai come Parco dei murales. Sulle facciate degli edifici, grazie all’operato di INWARD, sono state realizzate le prime quattro opere di street art (nei prossimi mesi saranno otto) che hanno fatto accendere i riflettori sul luogo fino a farlo diventare un sito da visitare e un set per produzioni televisive (tra cui la serie tv fantasy “Sirene”, diretta da Davide Marengo e scritta da Ivan Cotroneo e Monica Rametta che andrà in onda su Raiuno).
Realizzate insieme a artisti italiani di fama internazionale, dietro ognuna c’è un lavoro che ha visto l’ascolto dei residenti, a partire dai più piccoli, per la scelta di temi e argomenti in sintonia con le esigenze del luogo. Così gli streetartisti Zed1, Rosk&Loste, Mattia Campo Dall’Orto e Jorit, hanno contribuito a creare una narrazione diversa del posto facendo risaltare valori importanti come l’integrazione, il gioco, la lettura e lo sport. La prima opera, “Ael. Tutt’egual song’ e criature” di Jorit Agoch, autore anche del bellissimo San Gennaro di Forcella e del Maradona di San Giovanni a Teduccio, rappresenta una bimba rom di un campo partenopeo che ha sperimentato l’esperienza scolastica.
Un pulcinella di legno distrutto dal preminente avvento del joypad è l’opera di ZED1, “A’ pazziella ‘n man e’ criature”, che sottolinea l’importanza del momento e della qualità del gioco per i minori. L’artista friulano Campo Dall’Orto è l’autore di “Lo trattenimento de’ peccerille”, una riflessione sulla lettura come stimolo della fantasia e ripensamento creativo della realtà. Mentre è un omaggio al calcio, l’opera del duo siciliano Rosk&Loste, “Chi è vuluto bene nun s’o scorda”, che racconta del desiderio dei ragazzi del posto affinché quella distesa grigia di cemento davanti la facciata, diventi (e a breve lo sarà) un bel campo di calcio.

Nelle foto, in alto l'opera “Ael. Tutt'egual song' e criature” di Jorit Agoch; al centro, quella del duo siciliano Rosk&Loste, “Chi è vuluto bene nun s'o scorda”; in basso il video del parco\ilmondodisuk.com
Nelle foto, in alto l’opera “Ael. Tutt’egual song’ e criature” di Jorit Agoch; al centro, quella del duo siciliano Rosk&Loste, “Chi è vuluto bene nun s’o scorda”; in basso il video del parco

Al Parco dei murales hanno lentamente fatto capolino curiosi, turisti che hanno indotto le organizzazioni a creare dei veri e propri street art tour, promossi anche dall’Aeroporto Internazionale di Napoli. È stata l’associazione culturale Econote a interessarsi all’iniziativa. «Tra i tanti visitatori – racconta Alessandro Bottone, impegnato nella realizzazione del progetto di Servizio Civile Nazionale presso Arteteca – il gruppo di fotografi di Igers Napoli», una comunità di giovani che, attraverso la mobile photography su Instagram, racconta il territorio partenopeo.
Il parco è stato presentato al centenario di Confindustria e in tante altre occasioni come modello di sviluppo utile ad attivare processi di microeconomia. «Da settembre 2016 – aggiunge il giovane volontario –, è attivo un progetto di Servizio Civile targato Amesci dal titolo: “Creatività urbana tra riqualificazione e rigenerazione”, che vede impegnati quattro giovani volontari che operano nel parco. È stato proprio uno dei volontari a guidare i fotografi durante l’InstaMeet e a spiegare loro come siano state concepite le opere, le tecniche utilizzate, le finalità».
Una delle attività promosse, che ha riscosso particolare interesse, è il laboratorio di break dance, tenuto da Davide Deiv Esposito, grazie al quale i ragazzini possono non solo imparare una nuova disciplina, facendo emergere capacità e talenti mai espressi prima, ma acquisire anche una serie di valori sociali, educativi, essenziali per la loro crescita. Resta costante l’attività di ascolto territoriale, con azioni di animazione e rigenerazione che coinvolgono giovani e non.
Tra gli interventi da realizzare, il progetto “Androni Colorati” «che – spiega Bottone –, renderà i più giovani protagonisti nella riqualificazione degli spazi comuni delle palazzine popolari all’interno del parco, eliminando le pareti fatiscenti e costruendo un senso di identità tra i condomini. I colori, saranno scelti in base al colore dominante dell’opera di street art più vicina e renderanno gli androni riconoscibili, rimpiazzando sigle e numeri».
E ancora Gardenet, un progetto sulle buone pratiche del verde in città. Sviluppato da due architette, attraverso l’ascolto delle persone cercherà di capire come migliorare la gestione del verde all’interno del complesso residenziale.

Arteteca Associazione Culturale
Centro Territoriale per la Creatività Urbana
Via Argine 866 80147 Napoli
Tel. 081 1895 4157
http://www.inward.it/

Ecco il video realizzato da Time4Stream con il supporto di Meridonare

 

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