I quartieri spagnoli sorgono nella parte storica della citt  di Napoli, costituiti, a loro volta, dai quartieri San Ferdinando, Avvocata e Montecalvario.

Nonostante la nomea che il quartiere si porta dietro, costituisce comunque un nucleo di rilevanza storico artistica di prim’ordine della citt  di Napoli, che offre anche diversi spunti della cultura popolare e dello stile di vita napoletano, come, per esempio, la presenza di piccole botteghe artigianali, oppure dei "bassi napoletani", o, ancora, di piccoli e bui vicoli caratterizzati da alte scalinate e dai panni stesi ad asciugare tra i palazzi.

Ed è proprio in una di queste strade strette, Via Speranzalla, che si trova la galleria d’arte “Spazio Aperto”,
dove vengono esposte opere d’arte dei più noti pittori napoletani, fra i quali Attilio Pratella, Vincenzo Irolli, Emilio Notte, Vincenzo Murano, Giovanni Prassi ed altri che hanno vissuto e operato nella prima met  del novecento a Napoli a confronto con artisti del secondo novecento con nomi come Armando De Stefano.

Al vernissage, condotto e curato da Mario Garbetta, gallerista ed esperto di arte, conduttore storico della trasmissione televisiva “il grande business”, nonch perito di opere d’arte per il tribunale di Napoli e per la Guardia di Finanza, era anche presente il cantautore partenopeo Mario Maglione, uno dei maggiori interpreti della canzone classica napoletana, nonch erede spirituale del musicista Roberto Murolo, il quale si è esibito in diversi classici della canzone napoletana fra i quali “Malafemmena” (testo di Antonio De Curtis in arte “Totò”), e “Palomma ‘e notte” (Scritta da Salvatore Di Giacomo).

L’evento è stato trasmesso da tre emittenti televisive canale 79, canale 132 digitale terrestre e 951 Sky. Non appena il collegamento è stato stabilito e la trasmissione è stata messa in onda Mario Garbetta ha iniziato a presentare le opere d’arte esposte eseguendo una carrellata veloce, soffermandosi su un opera in particolare raffigurante una pianta di melograno, che a detta del noto gallerista potrebbe, con obbligo di condizionale, essere stata dipinta da Renato Guttuso, o da uno dei suoi allievi. Sfortunatamente l’opera non è stata firmata e a tal motivo risalire all’autore è pressoch impossibile, tuttavia, a garanzia della sua autenticit  l’esperto d’arte ha affermato che tale dipinto proviene dalla casa di Guttuso, e la tecnica pittorica, la rappresentazione grafica, la pennellata, sembra proprio quella del Maestro Renato Guttuso.

Dopo avere presentato le opere, Mario Garbetta, approfittando della diretta televisiva e degli astanti ha subito colto l’occasione per iniziare una vendita all’asta delle opere esposte, riscuotendo un discreto successo fra il pubblico presente in sala e quello televisivo.

Tuttavia è bene ricordare che Il nuovo spazio espositivo (300mq circa). è a disposizione gratuitamente a chiunque voglia organizzare incontri, presentazioni di libri, piccoli concerti, mostre d’arte, convegni.

Nelle foto, Garbetta in due momenti dell’asta, una delle opere in esposizione (fino al 20 marzo) e un momento dell’esibizione di Mario Maglione

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