Stalag XB è il nome di un campo di prigionia. Ed è proprio la storia di un prigioniero italiano in un lager tedesco il filo narrante del fumetto “Stalag XB-Storia di un non ritorno” di Marco Ficarra, le cui tavole sono in mostra alla Feltrinelli di Napoli (via S. Caterina a Chiaia 23) fino al 2 maggio 2010.

In un misto tra espressionismo e naif, con pennellate dure e tratti decisi, Ficarra, artista palermitano, ci racconta, con tavole in bianco e nero, la storia di Gioacchino Virga, un cugino del padre, richiuso durante la Seconda guerra mondiale nel campo Stalag XB.

Sono le lettere e gli appunti di Virga, che il fumettista legge circa due anni fa, a spingerlo in una ricerca su tutti i militari italiani internati nei lager, sulle loro condizioni di vita, sul duro lavoro nelle miniere, nelle fabbriche di armi e nelle campagne.

Le foto del tenente Vittorio Valli, che l’artista trova durante la sua ricerca, sono un punto fondamentale nel percorso verso la “Stalag XB-storia di un non ritorno”: sono proprio quelle immagini,oltre alle parole toccanti e alle descrizioni drammatiche che legge nelle lettere del ventenne soldato Virga, a ispirare molti disegni dell’opera.

Una storia, quella raccontata da Marco Ficarra, in cui la vicenda personale si lega con la vicenda umana di un’intera nazione, di uomini eroici, che, rifiutando di aderire alla Repubblica di Salò, sacrificarono la loro vita per un ideale più alto. Quei volti di uomini impauriti ma comunque forti nonostante il dolore e l’orrore dei campi, viene espresso con maestria dall’artista palermitano,comunicandoci un senso di angoscia e di inquietudine.

La storia di Gioacchino Virga, morto giovanissimo nello Stalag XB, poco prima della fine della guerra,diventa cos un viaggio, personale e storico, nella tragedia che fu e un monito a non dimenticare quegli anni, in cui quasi 45.000 militari italiani morirono per la Resistenza.

Nelle foto, alcune tavole del fumetto

La Mostra Stalag XB è realizzata in occasione di Napoli COMICON Salone Internazionale del Fumetto (Castel Sant’Elmo/Mostra d’Oltremare 30 aprile – 2 maggio 2010)

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