Con due spettacoli ancora in programmazione, il Teatro Trianon-Viviani presenta la stagione 2022-2023, sulla carta una delle più belle degli ultimi anni.
Il teatro della canzone napoletana diretto da Marisa Laurito guida la carica in un rinnovamento di scena che interessa non solo se stesso, ma tutta la città, con un oculato lavoro tra nuove proposte, vecchie conoscenze e artisti di fama internazionale. Un mix ragionato di nuove e vecchie voci. 
Partiamo dai numeri: 9 sezioni per 51 spettacoli, 9 prime assolute e 5 produzioni proprie per 98 recite totali. Inoltre eventi e progetti speciali, cicli di conferenze musicate. 
Si partirà con due anteprime dedicate a Viviani. L’ormai immancabile  Viviani per Strada, progetto curato da Nello Mascia che il 23 settembre porterà il grande autore nella Stazione Marittima di Napoli con i due atti unici  Caffè di notte e giorno e Scalo marittimo. Il 9 ottobre invece, andrà in scena Vivianesque  di Gennaro Cimmino, una serata di danza e musica.  

Qui sopra, “Vivianesque”, foto di Francesco Squeglia. In copertina,
“La donna è mobile”, scatto di Pino Miraglia

La stagione vera e propria aprirà il 13 ottobre, riprendendo La donna è mobile, commedia–parodia musicale di Vincenzo Scarpetta nella versione curata da Francesco Saponaro, che già ha riscosso un buon successo di pubblico. Una produzione Trianon andata in scena qualche settimana fa, nella cornice degli spettacoli dedicati alla famiglia Scarpetta – De Filippo. 
Nove sezioni, come detto, che ci accompagneranno fino a maggio 2023, toccando punte altissime per professionalità, grinta e carica nostalgica. 
Moltissimi gli spettacoli che spiccano per caratteristiche e protagonisti.  
Per la sezione Teatro musicale, grande interesse per Rumore di Fondo, di Nadia Baldi con Gea Martire e Antonella Ippolito, incentrato sul tema del femminicidio. La riscrittura dello shakespeariano Molto rumore per nulla, a cura di Giuseppe Miale di Mauro porterà in scena la compagnia del Teatro NEST, mentre lo spettacolo di Maurizio de Giovanni, A spasso. Parole e musica con Libero e Vincenzo, sarà una dedica appassionata a Libero Bovio e Vincenzo Russo.  
I concerti vedranno una settimana di apertura eccezionale, con Enzo Avitabile e Andrea Sannino a darsi il cambio in successione, l’uno con Napoletana, spettacolo dedicato alla canzone con strumenti musicali inventati ad hoc, l’altro con Andrè, prima assoluta dopo il successo del lavoro dedicato a Carosone.
I concerti avranno una chiusura di eccezione in Piano Solo di Stefano Bollani, con nel mezzo protagonisti assoluti della scena partenopea:  Roberto Colella (La Maschera), Daniele Sepe, Flo, Lorenzo Hengeller, Gnut, Francesco di Bella (24 Grana) Tommaso Primo, Lalla Esposito, Raiz, Tosca, Irene Scarpato, Dario Sansone (Foja). 
La sceneggiata vedrà sul palco Spacciatore di Andrej Longo con regia di Pierpaolo Sepe, in dialogo con Il Teatro Nazionale nel tentativo di dare indipendenza a questo revival della classica sceneggiata napoletana capace di riscuotere un buon successo. A questo si aggiungerà Guapparia, una produzione Trianon diretta da Bruno Garofalo.
Per il teatro, invece, di Domenico Ciruzzi dirigerà Pregiudizi convergenti, con una Antonella Stefanucci doppio interprete di una donna poverissima divisa tra lavoro e visite in carcere e di un giudice che sfrutta il suo potere per ottenere benefici personali.
Spazio anche all’Opera, con la Bohème di Puccini in versione integrale, diretta da Giancarlo Nicoletti.
Oltre agli spettacoli vengono confermate le Conferenze Cantate, lezioni sulla tradizione e sulla canzone napoletana a cura di protagonisti di primo rilievo come Pasquale Scialò, Antonia Lezza, Francesca Colapietra, Mariano Bellopede, Mauro Gioia.
Inoltre sarà data continuità al progetto Il teatro delle persone, a cura di Davide Iodice, che nella stagione in corso ha avvicinato il teatro a trecento tra bambini che vivono contesti difficili e persone con disabilità, in una rete interculturale che ha coinvolto numerose realtà locali, nazionali e internazionali. 
Quella 2022/23 si presta ad stagione di ampissimo respiro, capace di riportare le persone vicine ad un genere che era colpevolmente caduto in disgrazia: quello della canzone napoletana.
Le grandi iniziative del Trianon, i progetti di spessore, il dialogo tra istituzioni teatrali e una direzione sopra le righe, hanno ridato un grande palco alla città. 
Il claim Tradizione contemporanea che dà il titolo alla stagione, a dire il vero, non fa impazzire. Non è possibile separare realmente e l’una e l’altra cosa e la contemporaneità è, per forza, anche tutto il marasma di produzioni passate. Quindi non vale neppure il gioco dell’ossimoro.
Nonostante ciò, nulla viene tolto a una stagione che si prospetta frizzante,  tra personaggi capaci di aprire finestre sulla scena internazionale, vecchie conoscenze e nuovi talenti pronti a sbocciare sul palco ritrovato di uno dei teatri più iconici di Napoli.
Intanto domani, martedì 31 maggio, alle 21, il teatro della canzone napoletana regala in piazza Calenda un concerto all’aperto: Tony Esposito in “Tribal classic”, con il suo quintetto di ottoni e altre percussioni, rilegge brani di musica classica con sonorità mediterranee. Ingresso gratuito, fino a esaurimento dei posti (prenotazione necessaria al botteghino).



Per il programma completo, le date e tutti i protagonisti della stagione teatrale 2022/23 si rimanda alla pagina ufficiale del Teatro Trianon-Viviani.

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