La musica al centro della città, nella sede del teatro Sannazaro, ma anche al centro delle attenzioni di Napoli, in vista del centesimo anniversario dell’associazione Scarlatti, che si celebrerà il prossimo anno.
Questo il programma enunciato prima dell’inizio del concerto del Giardino Armonico diretto da Giovanni Antonini, con cui si è aperta la stagione concertistica 2017-18 a prestigiosa istituzione concertistica. Tutto rigorosamente “classico” il programma, che prevedeva due sinfonie di Haydn-“Palindrome” e “La Passione”- e due concerti per violino e orchestra di Mozart  affidati a Isabelle Faust nel ruolo solistico.
Nelle creazioni del padre della sinfonia convergono tutti gli elementi del classicismo che l’ensemble diretto da Antonini ha reso al meglio: nitore del suono, chiarezza espositiva, attenzione ai coloriti, contrasti netti tra piano e forte, e sullo sfondo la galanteria, un modo di intendere la vita e la musica, che Antonini ha riprodotto senza smancerie, con rigore tutto austriaco.
Figlio della gloriosa Civica Scuola di Musica di Milano, oggi diretta del geniale Andrea Melis, Giovanni Antonini ha dipinto con tratti snelli ed efficaci un affresco sonoro fatto di suoni sempre ben calibrati, di movenze felpate, di scatti decisi, ma sempre nei ranghi della giusta misura, che è la cifra del classicismo viennese.
I concerti di Mozart hanno offerto al pubblico napoletano la possibilità di ascoltare Isabelle Faust, nota sia per le mpeccabili letture del repertorio classico, sia per le originali esplorazioni nella musica contemporanea. La sua interpretazione del concerto numero 1 in Si bemolle maggiore K. 207 è stata improntata a una genuina, a tratti fanciullesca semplicità. Senza mai cadere nel compiacimento dei virtuosi puri, ha sfoggiato tecnica superba e musicalità squisita. Tali caratteristiche sono emerse in sommo grado nell’altro concerto in programma, il numero 5 in La maggiore K 219, ben più noto dell’altro e tutto permeato di inquietudini che rasentano il demoniaco, abilmente travestito di esotico.
La cantabilità spiegata dei movimenti centrali ha reso quella particolarissima sospensione del tempo che il genio mozartiano sapeva opporre a impeti vigorosi e sorprendenti, che la Faust ha riprodotto con fedeltà. Di rilievo la cadenza del terzo movimento del primo concerto: dal flautato al picchettato alla ripresa con l’orchestra, il flusso di emozioni è stato a dir poco trascinante. Pubblico convinto, ma non troppo numeroso: peccato.
Nella foto in alto, Isabelle Faust

Edison| ilmondodousk.com
Edison Studio

 

News/Nuova colonna sonora per La corazzata Potëmkin
Il ciclo Scarlatti Contemporanea si chiude con la sonorizzazione da parte di Edison Studio del film  La corazzata Potëmkin di Ejzenštejn, in prima esecuzione assoluta mercoledì 25 ottobre alle ore 20.30 al Cinema Astra di Napoli in collaborazione con la Università Federico II, Arci Movie e Cineteca di Bologna.
  Commissionata nel 2017dalla Cineteca di Bologna per il Dvd commemorativo del film, la nuova colonna sonora creata dal collettivo di compositori Edison Studio, in prima esecuzione assoluta,  propone una vera e propria reinterpretazione del film in chiave attuale attraverso la fusione di musiche, voci, suoni elettronici e d’ambiente che svelano atmosfere, sensi e ritmi nuovi alla percezione dello spettatore. Grazie all’impegno profuso dagli archivi di Russia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti e al lavoro di storici del cinema e registi è stato possibile ripristinare le versioni originali del film. Il biglietto costa 5 euro.

Per saperne di più
081 406011
www.associazionescarlatti.it

 

 

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